Dic 20, 2025 Scritto da 

Sfumature e fermento dell’Amore

(Famiglia di Nazaret)

 

Come mai Gesù ha avuto parole così sublimi sull'Amore? E dove ha imparato il linguaggio dell'amore?

Dio ha voluto avere come icona di sé una Famiglia, affinché nell'esercizio delle virtù domestiche il cuore divenisse oasi di pace, e volgesse al dono.

Tra i tanti modi che aveva per venire ha scelto la fucina del focolare, perché esso resta la vera scuola dell'amorevolezza, il luogo in cui si manifesta completamente il progetto del Creatore.

 

La Famiglia è l’innesco e il sillabario dell'amore perché immagine della Trinità. Infatti lo scambio d'amore degli sposi col sostegno della fede e della preghiera diventa poesia che sorregge, e fa fiorire.

A meno che non faccia leva sulla fragilità dei sentimenti e su uno spirito di sopraffazione, la famiglia unita nella sottomissione reciproca acquista l'occhio di Dio e supera ogni prova.

Da tale intensità di relazione - così dotata di cifra soprannaturale - nasce poi la tenerezza, il sorriso dell'anima e un anticipo di Paradiso già sulla terra.

Amore sponsale: immagine della Trinità, che però non si chiude, non s'incarta, non ripiega. Il nucleo famigliare diviene trampolino di lancio per la missione, per l'ingresso in una famiglia senza steccati e barricate; ampia, universale.

 

Gesù ha fatto esperienza piena dell'amore materno, di un cuore di madre che batteva per il figlio; perché è sul cuore di madre che i figli riposano.

Ecco la caratteristica del genio femminile, nell'esperienza della gestazione, e nel poi della vita: è la sensibilità di chi ha concepito, fatto spazio dentro, lasciato crescere in grembo, generato al mondo, nutrito, educato-preparato e sostenuto... accogliendo, facendo maturare, rispettando l'identità dell'altro.

 

Cristo ha sperimentato l'amore paterno, più virile ed esigente, capace di custodia e protezione; ha fatto esperienza di un modello di laboriosità, di attenzione e presenza, così come di valigie sempre pronte (se necessario).

 

 Come noi, anche il Maestro e Signore ha vissuto il diritto di ricevere amore, ma si è anche coinvolto nel saziare d'amore di figlio i suoi. Perché anche l'amore figliale fortifica la Famiglia e contribuisce a non sfaldarla.

Insomma, è in Famiglia che Gesù ha vissuto l'esperienza di tutte le sfumature dell'amore, in braccio a Maria e a fianco di Giuseppe. Questo il modello che oggi la liturgia propone perché anche noi attingiamo alle fonti perenni e non diventiamo pericolosi vasi di coccio, svuotati e vagabondi.

 

Ecco il segreto...

Nella Santa Famiglia di Nazaret non si trova opposizione o resistenza alla Parola di Dio. Non che i problemi fossero pochi o semplici, anzi; ma a differenza di ciò che accade in giro e forse anche nelle nostre case, i momenti di crisi, le difficoltà e persino le sventure non sono state motivo di allontanamento e disgregazione.

Gli ostacoli sono divenuti uno stimolo al dialogo, all'unione, al servizio verso il più debole e (al momento) più bisognoso di aiuto.

I due sposi si sono sempre mossi insieme, sono rimasti in sintonia, e con cuore e mente rivolti a Dio si sono trovati d'accordo nelle scelte. Non però per coltivare un egoismo da cerchia autosufficiente, ma per acquistare un calore che straripa.

 

Per il cristiano la Famiglia è nucleo della società e non può essere svalutata, ma essa non va considerata né vissuta come un idolo. Anche Gesù a un certo punto ha preso distanza da certe ristrettezze ambientali e si è aperto a orizzonti di più largo respiro.

È nato in una Famiglia, per diventare cittadino di ogni terra, perché ciascun figlio è dono di Dio a tutta l'umanità. Restringere le prospettive e compiacersi di un piccolo mondo di affetti e interessi che ignorano la fraternità universale significa svilire quella che resta una semplice tappa per balzare verso altre mète.

La Famiglia è sì una piccola Chiesa domestica voluta da Dio come abbecedario delle molte sfumature dell'amore [sponsale, materno, paterno, figliale] ma al pari di ‘fermento’.

Da piattaforma solida deve poi consentirci di spiccare arditamente il volo, con un balzo verso la vita.

 

Omelia ai giovani di Taizé, Roma 30.12.2012

 

 

[S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (28 dicembre 2025)]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

May the Holy Family be a model for our families, so that parents and children may support each other mutually in adherence to the Gospel, the basis of the holiness of the family (Pope Francis)
La Santa Famiglia possa essere modello delle nostre famiglie, affinché genitori e figli si sostengano a vicenda nell’adesione al Vangelo, fondamento della santità della famiglia (Papa Francesco)
John is the origin of our loftiest spirituality. Like him, ‘the silent ones' experience that mysterious exchange of hearts, pray for John's presence, and their hearts are set on fire (Athinagoras)
Giovanni è all'origine della nostra più alta spiritualità. Come lui, i ‘silenziosi’ conoscono quel misterioso scambio dei cuori, invocano la presenza di Giovanni e il loro cuore si infiamma (Atenagora)
Stephen's story tells us many things: for example, that charitable social commitment must never be separated from the courageous proclamation of the faith. He was one of the seven made responsible above all for charity. But it was impossible to separate charity and faith. Thus, with charity, he proclaimed the crucified Christ, to the point of accepting even martyrdom. This is the first lesson we can learn from the figure of St Stephen: charity and the proclamation of faith always go hand in hand (Pope Benedict)
La storia di Stefano dice a noi molte cose. Per esempio, ci insegna che non bisogna mai disgiungere l'impegno sociale della carità dall'annuncio coraggioso della fede. Era uno dei sette incaricato soprattutto della carità. Ma non era possibile disgiungere carità e annuncio. Così, con la carità, annuncia Cristo crocifisso, fino al punto di accettare anche il martirio. Questa è la prima lezione che possiamo imparare dalla figura di santo Stefano: carità e annuncio vanno sempre insieme (Papa Benedetto)
“They found”: this word indicates the Search. This is the truth about man. It cannot be falsified. It cannot even be destroyed. It must be left to man because it defines him (John Paul II)
“Trovarono”: questa parola indica la Ricerca. Questa è la verità sull’uomo. Non la si può falsificare. Non la si può nemmeno distruggere. La si deve lasciare all’uomo perché essa lo definisce (Giovanni Paolo II)
Thousands of Christians throughout the world begin the day by singing: “Blessed be the Lord” and end it by proclaiming “the greatness of the Lord, for he has looked with favour on his lowly servant” (Pope Francis)
Migliaia di cristiani in tutto il mondo cominciano la giornata cantando: “Benedetto il Signore” e la concludono “proclamando la sua grandezza perché ha guardato con bontà l’umiltà della sua serva” (Papa Francesco)
The new Creation announced in the suburbs invests the ancient territory, which still hesitates. We too, accepting different horizons than expected, allow the divine soul of the history of salvation to visit us
La nuova Creazione annunciata in periferia investe il territorio antico, che ancora tergiversa. Anche noi, accettando orizzonti differenti dal previsto, consentiamo all’anima divina della storia della salvezza di farci visita
Luke the Evangelist of the Poor celebrates the reversals of the situation: pharisee and tax collector, prodigal son and firstborn, samaritan and priest-levite, Lazarus and rich man, first and last place, Beatitudes and “woe to you”... so in the anthem of the Magnificat
Luca evangelista dei poveri celebra i ribaltamenti di situazione: fariseo e pubblicano, figlio prodigo e primogenito, samaritano e sacerdote-levita, Lazzaro e ricco epulone, primo e ultimo posto, Beatitudini e “guai”... così nell’inno del Magnificat

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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