Dic 16, 2025 Scritto da 

Benedictus e Alleanza

(Lc 1,67-79)

 

L’inno è una preghiera di lode delle prime comunità, e ci dà un’idea di come erano vissute la vita di fede e la liturgia: insieme celebrazione del mistero, professione, animazione della speranza e catechesi.

Il Cantico di Zaccaria si mantiene a un livello teologico giudaizzante che esprime il compimento del Patto, e sprizza letizia per la consapevolezza di essere stati visitati da Dio.

Nel Figlio, l’Eterno Padre ‘viene’ a coronare le Promesse.

Il componimento risponde al medesimo schema dell’inno di Maria (vv.46-55) che loda Dio perché rivela il suo potere in modo convergente e decisivo, donandoci il passo d’una vita liberata dalle oppressioni.

Nella nascita di Giovanni è annunciato il Cristo: l’attesa d’Israele - qui ancora vagamente confusa con un Germoglio dominante (davidico) dalle venature culturali vincolate, particolari.

Ora però l’aspettativa dei cuori si rende viva in una realtà di unione umana - imprevedibile per culture targate: in modo diverso da quello che ci si aspetterebbe.

Tutto un popolo è sacerdotale.

Giunge finalmente il mondo della verità e della pienezza nel vivere: della presenza divina non ingessata, bensì ‘in mezzo’.

Certezza precisata nelle forme tradizionali della “nazione eletta”, sulla quale però si eleva la fiducia generata dall’esperienza di un nuovo assetto fraterno.

L’intervento di Giovanni e Gesù sostanzia l’invocata pienezza dei tempi. Così «il Dio d’Israele ha visitato e fatto la redenzione per il suo popolo, e ha suscitato per noi un corno di salvezza» (vv.68-69).

In questo passaggio dalla Prima alla Nuova Alleanza le comunità di Lc esprimono una voglia di testimoniare convinzioni di Fede ormai «senza paura» (v.74), con senso di Presenza: «dinanzi» (vv.75.76).

Ciò per consapevolezza di «perdono» incondizionato e «conoscenza»: «Via di Pace» (vv.77.79).

Un’esperienza che evolve armonizzando le Scritture antiche, lasciando avanzare una nuova Liberazione.

Riscatto per opera intrinseca, non accessoria: azione della Luce che evita condanne; solo concilia.

L’unità della storia della salvezza produce l’affrancamento delle sue esigenze spirituali, sociali e di criterio, senza più contese convenzionali - nell’Aurora del Messia atteso.

 

 

[Feria propria del 24 dicembre]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Thousands of Christians throughout the world begin the day by singing: “Blessed be the Lord” and end it by proclaiming “the greatness of the Lord, for he has looked with favour on his lowly servant” (Pope Francis)
Migliaia di cristiani in tutto il mondo cominciano la giornata cantando: “Benedetto il Signore” e la concludono “proclamando la sua grandezza perché ha guardato con bontà l’umiltà della sua serva” (Papa Francesco)
The new Creation announced in the suburbs invests the ancient territory, which still hesitates. We too, accepting different horizons than expected, allow the divine soul of the history of salvation to visit us
La nuova Creazione annunciata in periferia investe il territorio antico, che ancora tergiversa. Anche noi, accettando orizzonti differenti dal previsto, consentiamo all’anima divina della storia della salvezza di farci visita
Luke the Evangelist of the Poor celebrates the reversals of the situation: pharisee and tax collector, prodigal son and firstborn, samaritan and priest-levite, Lazarus and rich man, first and last place, Beatitudes and “woe to you”... so in the anthem of the Magnificat
Luca evangelista dei poveri celebra i ribaltamenti di situazione: fariseo e pubblicano, figlio prodigo e primogenito, samaritano e sacerdote-levita, Lazzaro e ricco epulone, primo e ultimo posto, Beatitudini e “guai”... così nell’inno del Magnificat
In these words we find the core of biblical truth about St. Joseph; they refer to that moment in his life to which the Fathers of the Church make special reference (Redemtoris Custos n.2)
In queste parole è racchiuso il nucleo centrale della verità biblica su san Giuseppe, il momento della sua esistenza a cui in particolare si riferiscono i padri della Chiesa (Redemtoris Custos n.2)
The ancient priest stagnates, and evaluates based on categories of possibilities; reluctant to the Spirit who moves situations
Il sacerdote antico ristagna, e valuta basando su categorie di possibilità; riluttante allo Spirito che smuove le situazioni
«Even through Joseph’s fears, God’s will, his history and his plan were at work. Joseph, then, teaches us that faith in God includes believing that he can work even through our fears, our frailties and our weaknesses. He also teaches us that amid the tempests of life, we must never be afraid to let the Lord steer our course. At times, we want to be in complete control, yet God always sees the bigger picture» (Patris Corde, n.2)
«Anche attraverso l’angustia di Giuseppe passa la volontà di Dio, la sua storia, il suo progetto. Giuseppe ci insegna così che avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza. E ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. A volte noi vorremmo controllare tutto, ma Lui ha sempre uno sguardo più grande» (Patris Corde, n.2)
Man is the surname of God: the Lord in fact takes his name from each of us - whether we are saints or sinners - to make him our surname (Pope Francis). God's fidelity to the Promise is realized not only through men, but with them (Pope Benedict).
L’uomo è il cognome di Dio: il Signore infatti prende il nome da ognuno di noi — sia che siamo santi, sia che siamo peccatori — per farlo diventare il proprio cognome (Papa Francesco). La fedeltà di Dio alla Promessa si attua non soltanto mediante gli uomini, ma con loro (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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