Nov 1, 2025 Scritto da 

«Laterano/ a le cose mortali andò di sopra»

Pietre vive e Liberazione dai mercanti: Segno e Anticipazione

(Gv 2,13-22)

 

Dove adorare l’Altissimo?

Già il cosmo è come una grande cattedrale, che tesse lodi divine; poi certamente hanno avuto un senso storico sia le alture che i templi.

Ma ora è Cristo il luogo in cui la donna e l’uomo incontrano Dio, il centro d’irruzione e dispiegamento dell’Amore del Padre, nel cosmo.

Il Signore viene volentieri, per fondersi con la vita del credente e dilatare le sue capacità, risorse qualitative, mondo di relazioni.

L’Eterno vive e agisce nell'Amico che - pur inconsapevolmente - ne accoglie le proposte.

Così, anche se i cieli non lo contengono, Egli si degna e diletta di stare tra noi e in noi.

Il grande Sovrano antico era relegato nel Tempio, e nelle vicende del quotidiano ci si dimenticava di Lui. Ora siamo noi i Santuari, veri e vivi.

Quindi, anche se la folla dei turisti si aggira per ammirarne l’arte, le Basiliche sono segno, non realtà.

Siamo noi le ‘chiese’ fuori delle chiese, ove abita la Fonte dell’essere che ‘si rivela’ e dobbiamo far incontrare agli altri.

Segno efficace e anticipazione di un cosmo più umano. In ognuno il Volto di Cristo.

Solo in tal senso «Laterano/ a le cose mortali andò di sopra» [Dante, Paradiso 31, 30-35].

 

«Era vicina la Pasqua»: tempo della liberazione dalla schiavitù - dai mercanti che avevano sequestrato il Dio dell’Esodo.

Il popolo riteneva di essere emancipato grazie all’acquisizione della ‘terra promessa’, e di praticare un culto gradito.

In realtà era ancora schiavo di una immagine pagana dell’Onnipotente.

Infatti, il complesso del Tempio era costituito da una serie di circuiti che via via scremavano i visitatori.

Gesù vuole smantellare le barriere che impediscono di accostarsi a Dio; tutti i pregiudizi e muri divisori.

La grande Novità è che in Lui ciascuno ha accesso al Padre.

Egli propone la comunione come convivialità delle differenze, non sinergia con scopi qualsiasi.

Poi, il timore inculcato dalla vecchia religiosità aveva trasformato i grandi luoghi di culto dell’oriente antico in banche.

La commistione di preghiera e denaro è davvero insopportabile.

Quando subentrano interessi economici, le conseguenze sulle persone senza peso [e sulla civiltà stessa] sono devastanti.

Così, il Maestro ci sbatte fuori dalla falsa immagine di Dio, per recuperarlo dentro ciascuno di noi.

Insomma, bisogna farla finita con le palizzate - pur “ideali” - in cui la gratuità e la preghiera hanno ben poco di somigliante al rapporto del Figlio col Padre.

Tutto ciò anche spingendoci a capire altrove, navigando verso impossibili territori.

Infine approdando sempre più alla densità del Mistero che vuole viaggiare con noi.

Faremo tutt’altro genere di acquisizioni.

 

Ormai il mercanteggiare è incompatibile con la nostra azione di ‘pietre vive’.

 

 

[Dedicazione della Basilica Lateranense, 9 novembre]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

The ancient priest stagnates, and evaluates based on categories of possibilities; reluctant to the Spirit who moves situations
Il sacerdote antico ristagna, e valuta basando su categorie di possibilità; riluttante allo Spirito che smuove le situazioni
«Even through Joseph’s fears, God’s will, his history and his plan were at work. Joseph, then, teaches us that faith in God includes believing that he can work even through our fears, our frailties and our weaknesses. He also teaches us that amid the tempests of life, we must never be afraid to let the Lord steer our course. At times, we want to be in complete control, yet God always sees the bigger picture» (Patris Corde, n.2)
«Anche attraverso l’angustia di Giuseppe passa la volontà di Dio, la sua storia, il suo progetto. Giuseppe ci insegna così che avere fede in Dio comprende pure il credere che Egli può operare anche attraverso le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra debolezza. E ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. A volte noi vorremmo controllare tutto, ma Lui ha sempre uno sguardo più grande» (Patris Corde, n.2)
Man is the surname of God: the Lord in fact takes his name from each of us - whether we are saints or sinners - to make him our surname (Pope Francis). God's fidelity to the Promise is realized not only through men, but with them (Pope Benedict).
L’uomo è il cognome di Dio: il Signore infatti prende il nome da ognuno di noi — sia che siamo santi, sia che siamo peccatori — per farlo diventare il proprio cognome (Papa Francesco). La fedeltà di Dio alla Promessa si attua non soltanto mediante gli uomini, ma con loro (Papa Benedetto)
In the communities of Galilee and Syria the pagans quickly became a majority - elevated to the rank of sons. They did not submit to nerve-wracking processes, but spontaneously were recognizing the Lord
Nelle comunità di Galilea e Siria i pagani diventavano rapidamente maggioranza - elevati al rango di figli. Essi non si sottoponevano a trafile snervanti, ma spontaneamente riconoscevano il Signore
And thus we must see Christ again and ask Christ: “Is it you?” The Lord, in his own silent way, answers: “You see what I did, I did not start a bloody revolution, I did not change the world with force; but lit many I, which in the meantime form a pathway of light through the millenniums” (Pope Benedict)
E così dobbiamo di nuovo vedere Cristo e chiedere a Cristo: “Sei tu?”. Il Signore, nel modo silenzioso che gli è proprio, risponde: “Vedete cosa ho fatto io. Non ho fatto una rivoluzione cruenta, non ho cambiato con forza il mondo, ma ho acceso tante luci che formano, nel frattempo, una grande strada di luce nei millenni” (Papa Benedetto)
Experts in the Holy Scriptures believed that Elijah's return should anticipate and prepare for the advent of the Kingdom of God. Since the Lord was present, the first disciples wondered what the value of that teaching was. Among the people coming from Judaism the question arose about the value of ancient doctrines…
Gli esperti delle sacre Scritture ritenevano che il ritorno di Elia dovesse anticipare e preparare l’avvento del Regno di Dio. Poiché il Signore era presente, i primi discepoli si chiedevano quale fosse il valore di quell’insegnamento. Tra i provenienti dal giudaismo sorgeva il quesito circa il peso delle dottrine antiche...
Gospels make their way, advance and free, making us understand the enormous difference between any creed and the proposal of Jesus

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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