Dic 7, 2024 Scritto da 

La cocciutaggine

Un solo “personaggio”, o il Figlio dell’uomo

(Mt 11,16-19)

 

I Vangeli si fanno largo, avanzano e liberano, facendo comprendere l’enorme differenza tra credo religioso comune, e Fede.

Ci emancipano ribaltando posizioni: chi si sentiva difeso e sicuro - o sulla cresta dell’onda [alla moda] - ora sembra non capire nulla dell’agire di Dio in noi.

Mentre in Cristo si fa strada la provvidenza dei nuovi assetti, coloro che sono legati a forme banali cercano cocciutamente di riaggrapparsi ad esse.

 

I bambini capricciosi reclamano sempre, quando non ottengono un posto di rilievo nei giochi, o quando altri non fanno quel che dicono loro.

Il Battista era un araldo eminente, chiamato alla realizzazione del piano di Dio [noto a motivo della sua figura particolare, forse più incline alla rinuncia].

Ma il preconcetto della mortificazione non andava bene: dunque, un rompiscatole da rigettare.

Il ‘Figlio dell’uomo’ era più simpatico, espressivo e accogliente; non si faceva problemi di purità [quindi pure lui era un esagerato]: da ingiuriare e condannare.

L’austero e penitente veniva giudicato al pari d’un indemoniato; il giovane Rabbi che invitava alla gioia, un lassista.

Giovanni sembrava troppo esigente, Gesù esageratamente largo d’idee e comportamenti.

 

I ragazzini viziati non si accordano neppure nel gioco, e stanno caparbiamente fermi sulle loro posizioni.

I bimbi incontentabili rifiutano ogni proposta: hanno sempre da ridire.

Ma la Rivelazione va al di là di ogni Attesa.

Certo, il modo austero del deserto sembrava irragionevole.

Il Signore invece viveva in mezzo alla gente, accettava inviti e non cercava di apparire diverso dagli altri - ma il suo stile affabile e semplice era considerato troppo ordinario e accessibile per un inviato da Dio.

«Eppure la Sapienza è stata riconosciuta giusta dalle sue opere» (v.19) ossia i piccoli leggono il segno dei tempi.

I figli riconoscono la divina Sapienza, vedono il suo disegno.

Colgono il progetto di Salvezza nella predicazione del Battista e del Cristo.

Non hanno troppo ‘controllo’ sulle cose; ne sono amici.

Sono coscienti dei limiti e dei punti di forza; apprendono perfino da posizioni subalterne e dai lati oscuri, imparano dagli stessi timori.

Vincono l’immobilismo spirituale dei grandi esperti, criticoni d’ogni brezza di cambiamento, o troppo astratti e sofisticati.

Entrambi i quali s’installano e signoreggiano - generando un’umanità radicalmente impoverita.

Costoro sono come figure puerili e incontentabili, ma che non si alzano né smuovono: «seduti» (v.16).

Essi calpestano, violano, inceppano tutto.

Ovunque, gli “eletti” rimangono indifferenti o indispettiti, perché sono, colgono e comprendono “una cosa sola”.

Mai chiudono il loro ‘personaggio’ per aprirne un altro, o per esplorare diversi lati di sé e del mondo.

Hanno l’anima inamidata.

Invece, chi non ha il cuore chiuso sta anticipando la Venuta d’un nuovo Regno, sta cogliendo il proprio ‘volto eterno’.

 

 

[Venerdì 2.a sett. Avvento, 13 dicembre 2024]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Gospels make their way, advance and free, making us understand the enormous difference between any creed and the proposal of Jesus. Even within us, the life of Faith embraces all our sides and admits many things. Thus we become more complete and emancipate ourselves, reversing positions
I Vangeli si fanno largo, avanzano e liberano, facendo comprendere l’enorme differenza tra credo qualsiasi e proposta di Gesù. Anche dentro di noi, la vita di Fede abbraccia tutti i nostri lati e ammette tante cose. Così diventiamo più completi e ci emancipiamo, ribaltando posizioni
We cannot draw energy from a severe setting, contrary to the flowering of our precious uniqueness. New eyes are transmitted only by the one who is Friend. And Christ does it not when we are well placed or when we equip ourselves strongly - remaining in a managerial attitude - but in total listening
Non possiamo trarre energia da un’impostazione severa, contraria alla fioritura della nostra preziosa unicità. Gli occhi nuovi sono trasmessi solo da colui che è Amico. E Cristo lo fa non quando ci collochiamo bene o attrezziamo forte - permanendo in atteggiamento dirigista - bensì nell’ascolto totale
The Evangelists Matthew and Luke (cf. Mt 11:25-30 and Lk 10:21-22) have handed down to us a “jewel” of Jesus’ prayer that is often called the Cry of Exultation or the Cry of Messianic Exultation. It is a prayer of thanksgiving and praise [Pope Benedict]
Gli evangelisti Matteo e Luca (cfr Mt 11,25-30 e Lc 10,21-22) ci hanno tramandato un «gioiello» della preghiera di Gesù, che spesso viene chiamato Inno di giubilo o Inno di giubilo messianico. Si tratta di una preghiera di riconoscenza e di lode [Papa Benedetto]
The human race – every one of us – is the sheep lost in the desert which no longer knows the way. The Son of God will not let this happen; he cannot abandon humanity in so wretched a condition. He leaps to his feet and abandons the glory of heaven, in order to go in search of the sheep and pursue it, all the way to the Cross. He takes it upon his shoulders and carries our humanity (Pope Benedict)
L’umanità – noi tutti - è la pecora smarrita che, nel deserto, non trova più la strada. Il Figlio di Dio non tollera questo; Egli non può abbandonare l’umanità in una simile miserevole condizione. Balza in piedi, abbandona la gloria del cielo, per ritrovare la pecorella e inseguirla, fin sulla croce. La carica sulle sue spalle, porta la nostra umanità (Papa Benedetto)
Eccentric configurations contain immense virtues. Our blocks too. Indeed, they guide towards a new existence; they solicit and almost oblige us to have a face-to-face relationship with our Lord. Otherwise no unpredictable Salvation can break in
Le configurazioni eccentriche contengono virtù immense. Anche i nostri blocchi. Addirittura, guidano verso una esistenza nuova; sollecitano e quasi ci obbligano al rapporto a tu per tu con nostro Signore. Altrimenti nessuna Salvezza imprevedibile può fare irruzione
"Too bad! What a pity!" “Sin! What a shame!” - it’s said of a missed opportunity: it is the bending of the unicum that we are inside, which every day surrenders its exceptionality to the normalizing and prim outline of common opinion. Divine Appeal of every moment directed Mary's dreams and her innate knowledge - antechamber of her trust, elsewhere
“Peccato!” - si dice di una occasione persa: è la flessione dell’unicum che siamo dentro, che tutti i giorni cede la sua eccezionalità

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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