Emergenza grande, per piccolo Nome
(Mt 10,1-7)
«Questi dodici Gesù mandò dopo aver ordinato loro dicendo: Non andate nella Via dei pagani, e non entrate in città di samaritani - ma partite piuttosto verso le pecore perdute della Casa di Israele».
L’annuncio della nuova Fede aveva bisogno di respiro; eppure avrebbe trovato un fitto fuoco d’interdizione, assai tenace, proprio a partire dai frequentatori della religiosità radicata e abitudinaria - legata all’ideologia di potere.
Il primo restringimento ad Israele si era reso necessario, proprio al fine di scoperchiare la devozione più pericolosa: quella vuota e chiusa della sinagoga che - assuefatta all’attesa dello straordinario esterno - ormai non attendeva nulla di autentico che riuscisse a destarla.
Ma il senso dei vv.5-6 è assai profondo anche dal punto di vista personale, e riguarda non soltanto l’iniziale restrizione verso il Popolo eletto della Rivelazione messianica, dell’apertura universalistica esplicita, o della Missione.
Nessuno degli apostoli era per sé degno della Chiamata; eppure viene interpellato, e può accogliere il suo Mandato - come fosse già perfetto!
Gran parte di loro ha nomi tipici del giudaismo, addirittura del tempo dei patriarchi - il che indica un’estrazione culturale e spirituale radicata più nella religione che nella Fede... non facile da gestire.
Pietro smaniava per farsi avanti, ma pure retrocedendo spesso (marcia indietro) sino a diventare per Gesù un «satàn» [nella cultura dell’oriente antico, un funzionario del gran sovrano, inviato a fare il controllore e delatore - praticamente un accusatore]. Giacomo di Zebedeo e Giovanni erano fratelli, accesi fondamentalisti, e istericamente volevano il Maestro solo per loro. Filippo non sembrava un tipo molto pratico, né svelto o formato a cogliere le cose di Dio. Andrea pare invece cavarsela bene: persona inclusiva. Bartolomeo era probabilmente aperto ma perplesso, perché il Messia non gli corrispondeva granché. Tommaso era un poco dentro e un po’ fuori. Matteo un collaborazionista, avido complice del sistema oppressivo. Simone il Cananeo una testa calda. Giuda Iscariota uno che si autodistrugge fidandosi delle vecchie guide spirituali, impregnate di un’ideologia nazionalista, d’interesse privato, opportunismo e potere. Altri due (Giacomo figlio di Alfeo e Giuda Taddeo) forse semplici discepoli di non grande rilievo o capacità d’iniziativa.
Ma il Regno è «vicino» [v.7: «si è fatto vicino»]: Dio è nella nostra storia - già lo si sperimentava negli albori, nella sua prima comunità di figli.
Nella devozione antica, l’idea di un Dio distante produceva separazioni, gerarchie piramidali, coltivazione d’interessi interni di cerchia (spacciati per grande sensibilità e altruismo).
L’idea di un Eterno condottiero e vendicatore lasciava prolificare una classe sacerdotale che invece di conciliare e integrare, trascurava e abbandonava le persone ininfluenti.
Il fatto di credere a una Presenza divina legata all’abbondanza materiale ottundeva le menti e la capacità di lettura della Redenzione.
[L’idea di vantaggio e svantaggio, floridezza e penuria, hanno sempre origine in noi oppure nella mentalità convenzionale, delle opinioni].
Pertanto, è fondamentale prima maturare, ovunque viviamo.
Infatti non di rado ci sono motivi poco nobili per voler giungere ovunque, correre dappertutto (per fare proseliti), diffondere, incrementare e farlo subito.
L’uomo o il club dalle molte brame le proietta; e di frequente procura in sé o altrove i suoi stessi influssi torbidi.
Infedeltà celata, che non proponendo semplicità di vita e valori dello spirito, allontanano, edificando altri templi e santuari.
La carica di universalità genuina è contenuta nel radicamento ai valori, così come nella conoscenza delle proprie lacune.
Princìpi virtuosi e lati nascosti sono aspetti energetici complementari, e daranno frutto a suo tempo; a tutto tondo.
Dobbiamo prenderne atto profondamente, senza proiezioni fatue, anche nei lati inespressi.
Insomma, sembra un paradosso, ma l’apertura ai pagani è un problema squisitamente interno.
È da se stessi e a partire dalla comunità che si guarda il mondo. Non dal troppo esotico - almeno in prima battuta.
È la Via dell’Intimo che compenetra sul serio la via delle periferie. Infatti, solo amando la forza si preferisce partire dal troppo distante.
Bisogna anzitutto guarire e completare ciò ch’è prossimo.
Del resto, chi non è libero e consapevole non può liberare, né convincere - o trascinare la realtà.
Unico modo poi di scrutare lontano è attenersi alla ragione delle cose, principio che si conosce se non fuorviati dalla dispersione della società (anche sacrale) dell’esterno.
Intesa la natura di sé e delle creature, e conformandovisi in modo crescente, nel proprio sviluppo, tutti vengono ispirati a completarsi e trasmutare.
Tutto ciò arricchendo anche un’eventuale sclerosi culturale, senza forzature alienanti.
In tal guisa, esercitando una pratica di bontà prima con se stessi… per guarire i disagi dell’anima altrui - avendoli conosciuti nell’intimo.
Dice infatti il Tao Tê Ching [XLVII]:
«Senza uscir dalla porta, conosci il mondo; senza guardar dalla finestra, scorgi la Via del Cielo. Più lungi te ne vai, meno conosci. Per questo il santo non va dattorno eppur conosce, non vede eppur discerne, non agisce eppur completa».
Solo dalla Fonte dell’essere scaturisce una vita da salvati. (Sarebbe dannoso mettere il carro davanti ai buoi).
Siamo segno di dedizione e persone protese? Senza fare la setta, dopo una buona formazione, inclusiva degli opposti: integrativa dei difetti, dei momenti no, e dell’intelligenza sui propri stati d’animo.
Non per distinguere il momento della Chiamata da quello dell’Invio.
La Strada del Cielo è intrecciata alla Via della Persona, non dell’eccellenza; non dei modelli - o saremo «pescatori» da strapazzo.
Il Regno si è fatto vicino e per Nome, sin dai primordi (vv.2-4): non c’è Missione autentica e sanante più incisiva.
Per interiorizzare e vivere il messaggio:
Nella tua esperienza, quale catena ha unito il Cielo e la terra?
L’elenco e lo sforzo delle trasgressioni da correggere in modo nevrotico, o una Chiamata personale, inclusiva dei tuoi molti volti dell’anima - Vocazione sostenuta da una Chiesa fattasi eco e Fonte gratuita di comprensione a tutto tondo?