Giu 24, 2024 Scritto da 

Chi fa il Bene?

Falsari & Co: come se non esistessimo

(Mt 7,15-20)

 

«Dai loro frutti li riconoscerete […] così ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero guasto fa frutti cattivi» (Mt 7,16-17).

 

Come al tempo di Gesù, anche oggi ci sono banditori che annunciano messaggi di ogni genere.

Perfino nel dominio ecclesiale ristretto, spesso non è facile valutare le varie interpretazioni.

In linea di massima, possiamo affermare che i Pontefici ci mettono in guardia sia da proposte di salvezza «a basso prezzo» [Papa Benedetto], sia dall’esercizio manierista di una spiritualità vuota, che tende alla ricerca del consenso - tipica di coloro che «accarezzano le pecore» [Papa Francesco].

Ma sin dai primi tempi il Maestro si è distinto perché non ha imposto una severa selezione fra i suoi seguaci: il campo dell’Amore è quello della Libertà.

La ricchezza dell’onda vitale del Padre resta ovunque esuberante.

Ricordo per esperienza personale che ai tempi di Giovanni Paolo II i criteri di discernimento per l’accesso dei candidati alla vita di Seminario erano infatti piuttosto larghi di veduta; poi forse c’è stata una stretta canonica, che tuttavia non ha prodotto risultati pastorali.

Il Signore stesso infatti prediligeva il carattere universale della chiamata… per Nome.

Eppure, malgrado l’ambito di accoglienza a maglie larghe, nel passo di Vangelo odierno Egli sembra assai preoccupato.

In effetti, sin dalla Chiesa delle origini si rese necessario ricorrere a principi di comprensione elementare degli spiriti.

Elementi di discernimento ancora essenziali, a tutela delle persone più deboli: coloro che hanno indole e radici «buone» ma rischiano di essere plagiati da opportunisti.

 

Il tema ricorre in tutti i tempi: la guida sapiente non sottovaluta l’allievo; non gli inocula paure di non essere all’altezza. Valorizza e non scarta ciò che il discepolo ama.

Non gli chiede di sconfiggere subito i “difetti” ma li rende suoi compagni di viaggio e partecipi della realizzazione.

In tal modo l’anima del credente assume la sua “panoramica”, prende respiro, conquista equilibrio più completo; si realizza secondo la propria Chiamata. La quale non pretende di far diventare ogni cuore più forte di quel che è, o estraneo a se stesso: in ogni vicenda c’è un segreto da rinvenire, e caratteristico.

La guida spirituale secondo Cristo non imporrà di far assomigliare tutti gli allievi ai suoi modelli preferiti, quindi non ci renderà rigidi [nel pericolo che qualsiasi contrarietà ci spezzi].

E quando non verremo sottovalutati, ci sentiremo adeguati - all’altezza che ci appartiene: i frutti fioriranno spontaneamente.

«Non può un albero buono fare frutti cattivi, né un albero guasto fare frutti buoni» (v.18).

Chi è felice fa il Bene.

 

«Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in vesti di pecore, ma dentro sono lupi rapaci» (v.15).

I travestiti della santità sono una grave insidia: spengono la nostra firma;  identità caratteristica e creativa.

I bisogni che contano non sarebbero mai i nostri [comunque, tutto farebbe numero e brodo - anzi, pula e foraggio].

Li si può descrivere quasi come dei veri maestri, perché somigliano e sembrano analoghi agli autentici. In realtà flagellano l’anima di pensieri e gesti che non ci appartengono.

Conformi al loro concerto, solito (o newsletter). Distanti dalla nostra Chiamata e dall’inedito personale modo di stare in campo. Questo il punto.

Essi blandiscono tutti, ma sanno già tutto. E si nota che pretendono solo di essere considerati.

C’indicano senza posa la rotta, ma ricordando sempre un passato (anche recente), per cronicizzarlo.

O un futuro glamour; oggi disumanizzante.

In tal guisa, hanno la testa piena di pensieri e di vento, propugnando cammini disincarnati, astratti, non calati sulla natura, persona e il suo ritmo.

Cullano e accarezzano, ovvero sgridano aspramente - accusando tutti - ma tolgono il pungolo che ci corrisponde e appartiene.

 

Test infallibile per riconoscerli è metterli alla prova sulle pubbliche e private relazioni, sul falso prestigio, sulla rinuncia alla rapacità e alle celebrità; all’amore del potere anche sul pensiero altrui.

Attenzione ai falsari che manifestano intenzioni eccellenti, dopodiché alle persone impongono almeno qualche postilla che non le fa sentire adeguate.

Dentro il loro festival c’è la schiavitù d’una mistica allestita pro domo sua [solo in favore della causa propria], falsata a monte.

Vale invece la pena di occuparsi delle radici, più delle foglie: prima della linfa che scorre dentro il tronco, solo poi del numero e vistosità di frutti.

La nostra vocazione è stimolata e accompagnata e nasce da un desiderio, una voce e un’immagine dell’anima che fa da guida.

I manipolatori tendono a sostituire la loro suggestione alla nostra, personalissima.

I «falsi profeti» (v.15) non partono verso il futuro dalla sorgente intima della persona, ma vanno sempre a cercare una conferma della loro. 

Come se non esistessimo.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Cosa pensi dei lupi in vesti angeliche? Le asperità chiudono o dilatano le tue scoperte? O ti guidano al compromesso con le forze in campo?

 

 

Incantatori di serpenti

 

Quali forme assumono i falsi profeti?

Essi sono come “incantatori di serpenti”, ossia approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro. Quanti figli di Dio sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità! Quanti uomini e donne vivono come incantati dall’illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi e cadono preda della solitudine!

Altri falsi profeti sono quei “ciarlatani” che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci: a quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni “usa e getta”, di guadagni facili ma disonesti! Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. E’ l’inganno della vanità, che ci porta a fare la figura dei pavoni… per cadere poi nel ridicolo; e dal ridicolo non si torna indietro. Non fa meraviglia: da sempre il demonio, che è «menzognero e padre della menzogna» (Gv 8,44), presenta il male come bene e il falso come vero, per confondere il cuore dell’uomo. Ognuno di noi, perciò, è chiamato a discernere nel suo cuore ed esaminare se è minacciato dalle menzogne di questi falsi profeti. Occorre imparare a non fermarsi a livello immediato, superficiale, ma riconoscere ciò che lascia dentro di noi un’impronta buona e più duratura, perché viene da Dio e vale veramente per il nostro bene.

[Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2018]

 

 

Salvatore a basso prezzo?

 

L’umanità del nostro tempo attende ancora un Salvatore? Si ha la sensazione che molti considerino Dio come estraneo ai propri interessi. Apparentemente non hanno bisogno di Lui; vivono come se non esistesse e, peggio, come se fosse un “ostacolo” da rimuovere per realizzare se stessi. Anche fra i credenti – siamo certi - alcuni si lasciano attrarre da allettanti chimere e distrarre da fuorvianti dottrine che propongono illusorie scorciatoie per ottenere la felicità. Eppure, pur con le sue contraddizioni, le sue angustie e i suoi drammi, e forse proprio per questi, l’umanità oggi cerca una strada di rinnovamento, di salvezza, cerca un Salvatore e attende, talora inconsapevolmente, l’avvento del Salvatore che rinnova il mondo e la nostra vita, l’avvento di Cristo, l’unico vero Redentore dell’uomo e di tutto l’uomo. Certo, falsi profeti continuano a proporre una salvezza a “basso prezzo”, che finisce sempre per generare cocenti delusioni. Proprio la storia degli ultimi cinquant’anni dimostra questa ricerca di un Salvatore a “basso prezzo” ed evidenzia tutte le delusioni che ne sono derivate. E’ compito di noi cristiani diffondere, con la testimonianza della vita, la verità del Natale, che Cristo reca a ogni uomo e donna di buona volontà. Nascendo nella povertà del presepe, Gesù viene ad offrire a tutti quella gioia e quella pace che sole possono colmare l’attesa dell’animo umano.

[Papa Benedetto, Udienza Generale 20 dicembre 2006]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Familiarity at the human level makes it difficult to go beyond this in order to be open to the divine dimension. That this son of a carpenter was the Son of God was hard for them to believe [Pope Benedict]
La familiarità sul piano umano rende difficile andare al di là e aprirsi alla dimensione divina. Che questo Figlio di un falegname sia Figlio di Dio è difficile crederlo per loro [Papa Benedetto]
Christ reveals his identity of Messiah, Israel's bridegroom, who came for the betrothal with his people. Those who recognize and welcome him are celebrating. However, he will have to be rejected and killed precisely by his own; at that moment, during his Passion and death, the hour of mourning and fasting will come (Pope Benedict)
Cristo rivela la sua identità di Messia, Sposo d'Israele, venuto per le nozze con il suo popolo. Quelli che lo riconoscono e lo accolgono con fede sono in festa. Egli però dovrà essere rifiutato e ucciso proprio dai suoi: in quel momento, durante la sua passione e la sua morte, verrà l'ora del lutto e del digiuno (Papa Benedetto)
Peter, Andrew, James and John are called while they are fishing, while Matthew, while he is collecting tithes. These are unimportant jobs, Chrysostom comments, "because there is nothing more despicable than the tax collector, and nothing more common than fishing" (In Matth. Hom.: PL 57, 363). Jesus' call, therefore, also reaches people of a low social class while they go about their ordinary work [Pope Benedict]
Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni sono chiamati mentre stanno pescando, Matteo appunto mentre riscuote il tributo. Si tratta di lavori di poco conto – commenta il Crisostomo -  “poiché non c'è nulla di più detestabile del gabelliere e nulla di più comune della pesca” (In Matth. Hom.: PL 57, 363). La chiamata di Gesù giunge dunque anche a persone di basso rango sociale, mentre attendono al loro lavoro ordinario [Papa Benedetto]
For the prodigious and instantaneous healing of the paralytic, the apostle St. Matthew is more sober than the other synoptics, St. Mark and St. Luke. These add broader details, including that of the opening of the roof in the environment where Jesus was, to lower the sick man with his lettuce, given the huge crowd that crowded at the entrance. Evident is the hope of the pitiful companions: they almost want to force Jesus to take care of the unexpected guest and to begin a dialogue with him (Pope Paul VI)
Per la prodigiosa ed istantanea guarigione del paralitico, l’apostolo San Matteo è più sobrio degli altri sinottici, San Marco e San Luca. Questi aggiungono più ampi particolari, tra cui quello dell’avvenuta apertura del tetto nell’ambiente ove si trovava Gesù, per calarvi l’infermo col suo lettuccio, data l’enorme folla che faceva ressa all’entrata. Evidente è la speranza dei pietosi accompagnatori: essi vogliono quasi obbligare Gesù ad occuparsi dell’inatteso ospite e ad iniziare un dialogo con lui (Papa Paolo VI)
The invitation given to Thomas is valid for us as well. We, where do we seek the Risen One? In some special event, in some spectacular or amazing religious manifestation, only in our emotions and feelings? [Pope Francis]
L’invito fatto a Tommaso è valido anche per noi. Noi, dove cerchiamo il Risorto? In qualche evento speciale, in qualche manifestazione religiosa spettacolare o eclatante, unicamente nelle nostre emozioni e sensazioni? [Papa Francesco]
His slumber causes us to wake up. Because to be disciples of Jesus, it is not enough to believe God is there, that he exists, but we must put ourselves out there with him; we must also raise our voice with him. Hear this: we must cry out to him. Prayer is often a cry: “Lord, save me!” (Pope Francis)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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