Nov 1, 2025 Scritto da 

Pietre preziose del Tempio sono particolarmente i Santi

1. "Santo è il tempio di Dio, che siete voi" (1 Cor 3,17). Riascoltiamo queste parole dell’apostolo Paolo nell'odierna solenne liturgia della Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, Cattedrale di Roma, Madre di tutte le chiese.

Ogni luogo riservato al culto divino è segno di quel tempio spirituale, che è la Chiesa, composto da pietre vive, cioè dai fedeli, uniti dall'unica fede, dalla partecipazione ai sacramenti e dal vincolo della carità. Pietre preziose di tale tempio spirituale sono particolarmente i Santi.

La santità, frutto dell’opera incessante dello Spirito di Dio, rifulge nei nuovi Beati: Juan Nepomuceno Zegrí y Moreno, presbitero; Valentin Paquay, presbitero; Luigi Maria Monti, religioso; Bonifacia Rodríguez Castro, vergine; Rosalie Rendu, vergine.

2. La visione del Santuario, che il profeta Ezechiele ci presenta nella liturgia odierna, descrive un torrente che sgorga dal tempio portando vita, vigore e speranza:  "quelle acque, dove giungono, risanano" (Ez 47, 9). Questa immagine esprime l'infinita bontà di Dio e il suo disegno di salvezza, che valicano i muri del recinto sacro per essere la benedizione di tutta la terra.
Juan Nepomuceno Zegrí y Moreno
, sacerdote integro, dalla profonda pietà eucaristica, ha compreso molto bene come l'annuncio del Vangelo debba diventare una realtà dinamica capace di trasformare la vita dell'apostolo. Essendo parroco, si è proposto di "essere la provvidenza visibile di tutti coloro che, gemendo nell'essere orfani, bevono il calice dell'amarezza e si nutrono con il pane della tribolazione" (19 giugno 1859).
Con questo proposito, egli ha sviluppato la sua spiritualità redentrice, nata dall'intimità con Cristo e orientata alla carità verso i più bisognosi. All'invocazione alla Vergine della Mercede, Madre del Redentore, si è ispirato per la fondazione delle Suore Mercedarie della Carità, al fine di rendere sempre presente l'amore di Dio laddove vi fosse "un solo dolore da curare, una sola disgrazia da consolare, una sola speranza da infondere nei cuori". Oggi, seguendo le orme del suo Fondatore, questo Istituto continua a dedicarsi alla testimonianza e alla promozione della carità redentrice.]

3. Padre Valentin Paquay è davvero un discepolo di Cristo e un sacerdote secondo il cuore di Dio. Apostolo della misericordia, trascorreva lunghe ore nel confessionale, con un dono particolare per rimettere i peccatori sulla retta via, ricordando agli uomini la grandezza del perdono divino. Ponendo al centro della sua vita di sacerdote la celebrazione del Mistero eucaristico, invitava i fedeli ad accostarsi spesso alla comunione del Pane di Vita.
Come tanti santi, Padre Valentin si era affidato sin da giovane alla protezione di Nostra Signora, invocata nella chiesa della sua infanzia, a Tongres, come Causa della nostra gioia. Seguendo il suo esempio, possiate voi servire i vostri fratelli per dare loro la gioia di incontrare Cristo nella verità!]

4. "Vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua... Quelle acque, dove giungono, risanano" (Ez 47,1.9). L'immagine dell’acqua, che tutto fa rivivere, ben illumina l’esistenza del beato Luigi Maria Monti, interamente dedito a risanare le piaghe del corpo e dell'anima dei malati e degli orfani. Amava chiamarli i "poverelli di Cristo", e li serviva animato da una fede viva, sostenuta da un'intensa e costante preghiera. Nella sua dedizione evangelica, si ispirò costantemente all'esempio della Vergine Santa e pose la Congregazione da lui fondata sotto il segno di Maria Immacolata.

Quanto attuale è il messaggio di questo nuovo Beato! Per i suoi figli spirituali e per tutti i credenti egli è un esempio di fedeltà alla chiamata di Dio e di annuncio del Vangelo della carità; un modello di solidarietà verso i bisognosi e di tenero affidamento alla Vergine Immacolata.

5. Le parole di Gesù nel Vangelo proclamato oggi:  "non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato" (Gv 2, 16), interpellano la società attuale, tentata, talvolta, a convertire ogni cosa in mercanzia e guadagno, lasciando da parte i valori e la dignità, che non hanno prezzo. Essendo la persona immagine e dimora di Dio, occorre una purificazione che la difenda, a prescindere dalla sua condizione sociale o dalla sua attività lavorativa.
A questo si è dedicata interamente la beata Bonifacia Rodríguez de Castro, che, essendo ella stessa lavoratrice, ha compreso i rischi di questa condizione sociale nella sua epoca. Nella vita semplice e riparata della Sacra Famiglia di Nazareth ha trovato un modello di spiritualità del lavoro che nobilita la persona e rende ogni attività, per quanto umile possa sembrare, un'offerta a Dio e un mezzo di santificazione.
Questo è lo spirito che ella ha voluto infondere nelle donne lavoratrici, prima con l'Associazione Giuseppina, e poi con la fondazione delle Serve di San Giuseppe, che continuano la loro opera nel mondo con semplicità, gioia e abnegazione.]

6. In un'epoca sconvolta dai conflitti sociali, Rosalie Rendu si è gioiosamente fatta serva dei più poveri, per restituire a ciascuno la sua dignità, attraverso gli aiuti materiali, l'educazione e l'insegnamento del mistero cristiano, spingendo Frédéric Ozanam a porsi al servizio dei poveri.
La sua carità era inventiva. Da dove attingeva la forza per realizzare tante cose? Dalla sua intensa vita di orazione e dalla preghiera incessante del Rosario, che non l'abbandonava mai. Il suo segreto era semplice:  vedere, da vera figlia di Vincenzo de' Paoli, come un'altra suora del suo tempo, santa Catherine Labouré, in ogni uomo il volto di Cristo. Rendiamo grazie per la testimonianza di carità che la famiglia vincenziana non cessa di donare al mondo!]

7. "Egli parlava del tempio del suo Corpo" (Gv 2,21). Queste parole evocano il mistero della morte e risurrezione di Cristo. A Gesù crocifisso e risorto devono conformarsi tutti i membri della Chiesa.

In questo impegnativo compito ci è di sostegno e guida Maria, Madre di Cristo e Madre nostra. Intercedono per noi i nuovi Beati, che oggi contempliamo nella gloria del cielo. Sia concesso anche a noi di ritrovarci tutti un giorno in Paradiso, per gustare insieme la gioia nella vita senza fine. Amen!

[Papa Giovanni Paolo II, omelia 9 novembre 2003]

60
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
God is Relationship simple: He demythologizes the idol of greatness. The Eternal is no longer the master of creation - He who manifested himself strong and peremptory; in his action, again in the Old Covenant illustrated through nature’s irrepressible powers
Dio è Relazione semplice: demitizza l’idolo della grandezza. L’Eterno non è più il padrone del creato - Colui che si manifestava forte e perentorio; nella sua azione, ancora nel Patto antico illustrato attraverso le potenze incontenibili della natura
What kind of Coming is it? A shortcut or an act of power to equalize our stormy waves? The missionaries are animated by this certainty: the best stability is instability: that «Deluge» Coming, where no wave resembles the others
Che tipo di Venuta è? Una scorciatoia o un atto di potenza che pareggi le nostre onde in tempesta? I missionari sono animati da questa certezza: la migliore stabilità è l’instabilità: quel «Diluvio» che Viene, dove nessuna onda somiglia alle altre
The community of believers is a sign of God’s love, of his justice which is already present and active in history but is not yet completely fulfilled and must therefore always be awaited, invoked and sought with patience and courage (Pope Benedict)
La comunità dei credenti è segno dell’amore di Dio, della sua giustizia che è già presente e operante nella storia ma che non è ancora pienamente realizzata, e pertanto va sempre attesa, invocata, ricercata con pazienza e coraggio (Papa Benedetto)
"In aeternum, Domine, verbum tuum constitutum est in caelo... firmasti terram, et permanet". This refers to the solidity of the Word. It is solid, it is the true reality on which one must base one's life (Pope Benedict)
«In aeternum, Domine, verbum tuum constitutum est in caelo... firmasti terram, et permanet». Si parla della solidità della Parola. Essa è solida, è la vera realtà sulla quale basare la propria vita (Papa Benedetto)
It has made us come here the veneration of martyrdom, on which, from the beginning, the kingdom of God is built, proclaimed and begun in human history by Jesus Christ (Pope John Paul II)
Ci ha fatto venire qui la venerazione verso il martirio, sul quale, sin dall’inizio, si costruisce il regno di Dio, proclamato ed iniziato nella storia umana da Gesù Cristo (Papa Giovanni Paolo II)
The evangelization of the world involves the profound transformation of the human person (Pope John Paul II)
L'opera evangelizzatrice del mondo comporta la profonda trasformazione delle persone (Papa Giovanni Paolo II)
The Church, which is ceaselessly born from the Eucharist, from Jesus' gift of self, is the continuation of this gift, this superabundance which is expressed in poverty, in the all that is offered in the fragment (Pope Benedict)
La Chiesa, che incessantemente nasce dall’Eucaristia, dall’autodonazione di Gesù, è la continuazione di questo dono, di questa sovrabbondanza che si esprime nella povertà, del tutto che si offre nel frammento (Papa Benedetto)
He is alive and wants us to be alive; he is our hope (Pope Francis)
È vivo e ci vuole vivi. Cristo è la nostra speranza (Papa Francesco
The Sadducees, addressing Jesus for a purely theoretical "case", at the same time attack the Pharisees' primitive conception of life after the resurrection of the bodies; they in fact insinuate that faith in the resurrection of the bodies leads to admitting polyandry, contrary to the law of God (Pope John Paul II)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.