Giu 26, 2024 Scritto da 

Agli ammalati di lebbra

Miei amati fratelli e sorelle in Gesù Cristo,

La vostra presenza suscita in me tenerezza e compassione, alcuni dei sentimenti che provava Gesù Cristo, quando riceveva gli ammalati. Egli si chinava sulla sofferenza umana, sulle ferite del corpo e faceva rinascere, nel cuore degli uomini, la serenità, la fiducia e il coraggio. Io vorrei che anche questa visita avesse lo stesso effetto spirituale; e mi piacerebbe avere più tempo per parlare con ognuno, perché vi amo molto, soffro nel vedervi soffrire e voglio confortarvi tutti.

E per quale motivo vi amo? Perché siete persone umane, amati da Dio, e da suo figlio Gesù Cristo, che ha sofferto tanto per voi, perché la Chiesa Cattolica, come Gesù Cristo, vi ama e farà tutto ciò che potrà per voi.

Io parto; ma chiedo al Monsignor Vescovo - che è vostro grande amico e al quale si deve quest’opera di Cumura - e ai medici, agli infermieri e a quanti vi assistono, che vi facciano tutto il bene che il Papa desidererebbe farvi se potesse rimanere qui con voi. E vi lascio, come ricordo, il messaggio che, da qui e ora, rivolgo a tutta la Chiesa, con un appello in vostro favore.

Non lasciatevi abbattere! La sofferenza ha sempre un valore. Può insegnare al mondo che cosa significhi un amore come l’amore di Gesù. E questa vostra vita serva per aiutare il prossimo, per ricevere e trasmettere forza morale; e, se siete cristiani, potete trasmettere la forza del rinnovamento e la gioia di Cristo. Egli è risuscitato affinché tutti potessero accedere alla vita eterna. La vostra sofferenza potrà rendere migliore il mondo, se sarete amici di Dio ed amici l’uno dell’altro, se unirete la serenità, la fiducia e il coraggio al progresso della medicina ed alla buona volontà di quelli che vi assistono con amore.

Io non vi dimenticherò mai e confido nel vostro amichevole ricordo. Pregherò per voi e mi affido alla vostra preghiera. Vi imparto di tutto cuore la Benedizione Apostolica.

[Papa Giovanni Paolo II, lebbrosario in Cumura, Guinea Bissau, 28 gennaio 1990]

19
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Familiarity at the human level makes it difficult to go beyond this in order to be open to the divine dimension. That this son of a carpenter was the Son of God was hard for them to believe [Pope Benedict]
La familiarità sul piano umano rende difficile andare al di là e aprirsi alla dimensione divina. Che questo Figlio di un falegname sia Figlio di Dio è difficile crederlo per loro [Papa Benedetto]
Christ reveals his identity of Messiah, Israel's bridegroom, who came for the betrothal with his people. Those who recognize and welcome him are celebrating. However, he will have to be rejected and killed precisely by his own; at that moment, during his Passion and death, the hour of mourning and fasting will come (Pope Benedict)
Cristo rivela la sua identità di Messia, Sposo d'Israele, venuto per le nozze con il suo popolo. Quelli che lo riconoscono e lo accolgono con fede sono in festa. Egli però dovrà essere rifiutato e ucciso proprio dai suoi: in quel momento, durante la sua passione e la sua morte, verrà l'ora del lutto e del digiuno (Papa Benedetto)
Peter, Andrew, James and John are called while they are fishing, while Matthew, while he is collecting tithes. These are unimportant jobs, Chrysostom comments, "because there is nothing more despicable than the tax collector, and nothing more common than fishing" (In Matth. Hom.: PL 57, 363). Jesus' call, therefore, also reaches people of a low social class while they go about their ordinary work [Pope Benedict]
Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni sono chiamati mentre stanno pescando, Matteo appunto mentre riscuote il tributo. Si tratta di lavori di poco conto – commenta il Crisostomo -  “poiché non c'è nulla di più detestabile del gabelliere e nulla di più comune della pesca” (In Matth. Hom.: PL 57, 363). La chiamata di Gesù giunge dunque anche a persone di basso rango sociale, mentre attendono al loro lavoro ordinario [Papa Benedetto]
For the prodigious and instantaneous healing of the paralytic, the apostle St. Matthew is more sober than the other synoptics, St. Mark and St. Luke. These add broader details, including that of the opening of the roof in the environment where Jesus was, to lower the sick man with his lettuce, given the huge crowd that crowded at the entrance. Evident is the hope of the pitiful companions: they almost want to force Jesus to take care of the unexpected guest and to begin a dialogue with him (Pope Paul VI)
Per la prodigiosa ed istantanea guarigione del paralitico, l’apostolo San Matteo è più sobrio degli altri sinottici, San Marco e San Luca. Questi aggiungono più ampi particolari, tra cui quello dell’avvenuta apertura del tetto nell’ambiente ove si trovava Gesù, per calarvi l’infermo col suo lettuccio, data l’enorme folla che faceva ressa all’entrata. Evidente è la speranza dei pietosi accompagnatori: essi vogliono quasi obbligare Gesù ad occuparsi dell’inatteso ospite e ad iniziare un dialogo con lui (Papa Paolo VI)
The invitation given to Thomas is valid for us as well. We, where do we seek the Risen One? In some special event, in some spectacular or amazing religious manifestation, only in our emotions and feelings? [Pope Francis]
L’invito fatto a Tommaso è valido anche per noi. Noi, dove cerchiamo il Risorto? In qualche evento speciale, in qualche manifestazione religiosa spettacolare o eclatante, unicamente nelle nostre emozioni e sensazioni? [Papa Francesco]
His slumber causes us to wake up. Because to be disciples of Jesus, it is not enough to believe God is there, that he exists, but we must put ourselves out there with him; we must also raise our voice with him. Hear this: we must cry out to him. Prayer is often a cry: “Lord, save me!” (Pope Francis)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

duevie.art

don Giuseppe Nespeca

Tel. 333-1329741


Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge N°62 del 07/03/2001.
Le immagini sono tratte da internet, ma se il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione.
L'autore dichiara di non essere responsabile dei commenti lasciati nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, il cui contenuto fosse ritenuto non idoneo alla pubblicazione verranno insindacabilmente rimossi.