Lug 30, 2025 Scritto da 

Francesco Pietra

Gesù chiede ai suoi discepoli:

«Ma voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15).

Chi fosse per Francesco Gesù è evidente ad es. nei suoi scritti, in particolare nelle Lodi di Dio Altissimo, dove così si esprime:

“Tu sei Santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose.

Tu sei Altissimo… Tu sei re onnipotente… Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dei. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero… Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore” (FF 261).

E altrettanto inculcò ai suoi frati, vivendo il Vangelo della carità e della concordia:

”Davvero su questa solida base edificarono, splendida, la costruzione della carità. E come pietre vive, raccolte, per così dire, da ogni parte del mondo, crebbero in tempio dello Spirito Santo” (FF 387).

E come avrebbero potuto crescere diversamente con una guida trasparente come Francesco? Egli che “esulta di gioia in tutte le opere delle mani del Signore, e attraverso questa visione letificante intuisce la causa e la ragione che le vivifica […]

Nelle cose belle riconosce la Bellezza somma, e da tutto ciò che per lui è buono sale un grido: Chi ci ha creati è infinitamente buono […]

Ha riguardo per le lucerne, lampade e candele, e non vuole spegnerne di sua mano lo splendore, simbolo della Luce eterna.

Cammina con RIVERENZA SULLE PIETRE, per riguardo a colui, che è detto PIETRA. E dovendo recitare il versetto che dice «Sulla pietra mi hai innalzato», muta così le parole per maggiore rispetto: «Sotto i piedi della Pietra tu mi hai innalzato»” (FF 750).

E vicino alla morte, Francesco, chiede di tornare a S. Maria degli Angeli, dove tutto era iniziato. Si fa porre sulla nuda terra, quale pietra miliare dell’Ordine Serafico:

“Nell’anno ventesimo della sua conversione, chiese che lo portassero a Santa Maria della Porziuncola, per rendere a Dio lo spirito della vita là dove aveva ricevuto lo Spirito della grazia.

Quando vi fu condotto, per dimostrare che, sul modello di Cristo-Verità, egli non aveva nulla in comune con il mondo […] si prostrò in fervore di spirito, tutto nudo sulla nuda terra […]

Così disteso sulla terra, dopo aver deposto la veste di sacco, sollevò la faccia al Cielo, secondo la sua abitudine, totalmente intento a quella Gloria celeste, mentre con la mano sinistra copriva la ferita del fianco destro, che non si vedesse.

E disse ai frati: «Io ho fatto la mia parte: la vostra, Cristo ve la insegni»” (FF 1239).

Francesco, a conclusione della vita, si rivela pietra su cui Cristo edifica la sua Chiesa.

Quella Chiesa che all’inizio del suo cammino il Poverello aveva “confuso” con la riparazione della chiesa di S. Damiano, nella cui opera le pietre avevano avuto il loro peso e significato.

“Infatti, così come furono riparati i tre edifici (S. Damiano, la Porziuncola, la chiesetta di S. Pietro, poco distante da Assisi), sotto la guida di quest’uomo Santo si sarebbe rinnovata la Chiesa in tre modi: secondo la forma di vita, secondo la Regola e secondo la dottrina di Cristo da lui proposte - e avrebbe celebrato i suoi trionfi una triplice milizia di eletti” (FF 1050).

Francesco: Pietra su cui Cristo edifica la sua Chiesa in rovina.

 

 

Giovedì della 18.a sett. T.O.  (Mt 16 13-23)

68 Ultima modifica il Mercoledì, 30 Luglio 2025 03:20
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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By willingly accepting death, Jesus carries the cross of all human beings and becomes a source of salvation for the whole of humanity. St Cyril of Jerusalem commented: “The glory of the Cross led those who were blind through ignorance into light, loosed all who were held fast by sin and brought redemption to the whole world of mankind” (Catechesis Illuminandorum XIII, 1: de Christo crucifixo et sepulto: PG 33, 772 B) [Pope Benedict]
Accettando volontariamente la morte, Gesù porta la croce di tutti gli uomini e diventa fonte di salvezza per tutta l’umanità. San Cirillo di Gerusalemme commenta: «La croce vittoriosa ha illuminato chi era accecato dall’ignoranza, ha liberato chi era prigioniero del peccato, ha portato la redenzione all’intera umanità» (Catechesis Illuminandorum XIII,1: de Christo crucifixo et sepulto: PG 33, 772 B) [Papa Benedetto]
The discovery of the Kingdom of God can happen suddenly like the farmer who, ploughing, finds an unexpected treasure; or after a long search, like the pearl merchant who eventually finds the most precious pearl, so long dreamt of (Pope Francis)
La scoperta del Regno di Dio può avvenire improvvisamente come per il contadino che arando, trova il tesoro insperato; oppure dopo lunga ricerca, come per il mercante di perle, che finalmente trova la perla preziosissima da tempo sognata (Papa Francesco)
In the New Testament, it is Christ who constitutes the full manifestation of God's light [Pope Benedict]
Nel Nuovo Testamento è Cristo a costituire la piena manifestazione della luce di Dio [Papa Benedetto]
Today’s Gospel reminds us that faith in the Lord and in his Word does not open a way for us where everything is easy and calm; it does not rescue us from life’s storms. Faith gives us the assurance of a Presence (Pope Francis)
Il Vangelo di oggi ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita. La fede ci dà la sicurezza di una Presenza (Papa Francesco)
Dear friends, “in the Eucharist Jesus also makes us witnesses of God’s compassion towards all our brothers and sisters. The Eucharistic mystery thus gives rise to a service of charity towards neighbour” (Post-Synodal Apostolic Exhortation Sacramentum Caritatis, 88) [Pope Benedict]
Cari amici, “nell’Eucaristia Gesù fa di noi testimoni della compassione di Dio per ogni fratello e sorella. Nasce così intorno al Mistero eucaristico il servizio della carità nei confronti del prossimo” (Esort. ap. postsin. Sacramentum caritatis, 88) [Papa Benedetto]
The fool in the Bible, the one who does not want to learn from the experience of visible things, that nothing lasts for ever but that all things pass away, youth and physical strength, amenities and important roles. Making one's life depend on such an ephemeral reality is therefore foolishness (Pope Benedict)
L’uomo stolto nella Bibbia è colui che non vuole rendersi conto, dall’esperienza delle cose visibili, che nulla dura per sempre, ma tutto passa: la giovinezza come la forza fisica, le comodità come i ruoli di potere. Far dipendere la propria vita da realtà così passeggere è, dunque, stoltezza (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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