Mar 14, 2025 Scritto da 

Festa della compassione. Il Grande Elemosiniere

Il capitolo quindici di Luca è noto per le parabole della Misericordia.

Dinanzi ai farisei e scribi che mormorano, perché vicino ai pubblicani e peccatori, Gesù risponde con parabole efficaci il cui fondamento è:

non respingere, ma andare incontro per rialzare.

Laddove si ha pietà della condizione perdente dell’uomo, ivi Cristo risorge.

 

Francesco nella sua giovane esistenza aveva incontrato la compassione paterna e materna del Signore.

Dopo una vita trascorsa in allegre brigate e un po’ dissoluta, fu folgorato dal Padre delle Misericordie o, come lui lo chiamava, dal Grande Elemosiniere.

Toccato dalla Grazia, dopo il suo evidente cambiamento di mentalità, dinanzi al Crocifisso di San Damiano gli fu rivelata la sua vocazione-missione.

Rinunciò a tutto, perfino al padre terreno, per essere libero di andare dove il Padre che è nei cieli lo inviava.

Lo spreco degli anni giovanili lo tradusse in generosità senza limiti verso lebbrosi e poveri.

L’Abbraccio benedicente dell’Onnipotente gli aveva impresso una più solida e preziosa caratura umana e spirituale.

Pianse per tutta la vita i suoi peccati, pensando alla Passione di Gesù Cristo, morto e risorto per tutti i figli perduti.

Nelle Fonti (‘Vita seconda’ del suo biografo Celano) troviamo un passo commovente:

"Una volta venne a conoscenza che un frate ammalato aveva desiderio di mangiare un po’ d’uva. Lo accompagnò in una vigna e, sedutosi sotto una vite, per infondergli coraggio, cominciò egli stesso a mangiare per primo" (FF 762).

La misericordia per i mali altrui è fondamento francescano nel  cammino spirituale.

E ancora:

"Soleva dire che è dovere del superiore, padre e non tiranno, prevenire l’occasione della colpa e non permettere che cada chi poi difficilmente potrebbe rialzarsi, una volta caduto.

Oh, quanto è degna di compassione la nostra stoltezza!

Non soltanto non rialziamo o sosteniamo i deboli, ma a volte li spingiamo a cadere.

Giudichiamo di nessuna importanza sottrarre al Sommo Pastore una pecorella, per la quale sulla Croce gettò un forte grido con lacrime.

Ma ben diversamente tu, padre santo, preferivi emendare gli erranti e non perderli!

[…] l’olio ed il vino, la verga e il bastone, lo zelo e l’indulgenza, la bruciatura e l’unzione, il carcere ed il grembo materno, ogni cosa ha il suo tempo.

Tutto ciò richiede il Dio delle vendette e il Padre delle misericordie: però preferisce la misericordia al sacrificio" (FF 763).

 

La stessa Chiara, madre amorevole, aveva ricevuto un cuore generoso e pieno di compassione, specie verso le sorelle bisognose.

Le Fonti, attraverso la Regola, attestano che come  guida della comunità, la Prima Pianta di Francesco non si faceva imprigionare dalla legge, ma su tutto regnava l’inconfondibile Carità.

Leggiamo infatti:

"[L’abbadessa] consoli le afflitte. Sia ancora l’ultimo rifugio delle tribolate perché, se mancassero presso di lei i rimedi di salute, non abbia a prevalere nelle inferme il morbo della disperazione" (FF 2778).

 

Francesco e Chiara trasformati dalla Misericordia del Padre fecero tesoro del dono ricevuto riversandolo gratuitamente su tutte le creature. Mai ingabbiati dalla inamovibilità dei codici, furono testimoni di quella singolare accoglienza che recupera chi ha sbagliato e lo reintroduce nella vita nuova dei risorti.

«Dov’è misericordia e discrezione,

ivi non è superfluità né durezza» (FF 177).

 

«Mentre ancora era lontano, lo vide suo padre, ebbe compassione, e correndo cadde al suo collo e lo strabaciò» (Lc 15,20)

 

 

Sabato 2.a sett. Quaresima, (Lc 15,1-3.11-32)

198 Ultima modifica il Venerdì, 14 Marzo 2025 05:27
Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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سَلامي أُعطيكُم – My peace I give to you! (Jn 14:27). This is the true revolution brought by Christ: that of love […] You will come to know inconceivable joy and fulfilment! To answer Christ’s call to each of us: that is the secret of true peace (Pope Benedict)
سَلامي أُعطيكُم [Vi do la mia pace!]. Qui è la vera rivoluzione portata da Cristo, quella dell'amore [...] Conoscerete una gioia ed una pienezza insospettate! Rispondere alla vocazione di Cristo su di sé: qui sta il segreto della vera pace (Papa Benedetto)
Spirit, defined as "another Paraclete" (Jn 14: 16), a Greek word that is equivalent to the Latin "ad-vocatus", an advocate-defender. The first Paraclete is in fact the Incarnate Son who came to defend man (Pope Benedict)
Spirito, definito "un altro Paraclito" (Gv 14,16), termine greco che equivale al latino "ad-vocatus", avvocato difensore. Il primo Paraclito infatti è il Figlio incarnato, venuto per difendere l’uomo (Papa Benedetto)
The Lord gives his disciples a new commandment, as it were a Testament, so that they might continue his presence among them in a new way: […] If we love each other, Jesus will continue to be present in our midst, to be glorified in this world (Pope Benedict)
Quasi come Testamento ai suoi discepoli per continuare in modo nuovo la sua presenza in mezzo a loro, dà ad essi un comandamento: […] Se ci amiamo gli uni gli altri, Gesù continua ad essere presente in mezzo a noi, ad essere glorificato nel mondo (Papa Benedetto)
St Teresa of Avila wrote: “the last thing we should do is to withdraw from our greatest good and blessing, which is the most sacred humanity of Our Lord Jesus Christ” (cf. The Interior Castle, 6, ch. 7) [Pope Benedict]
Santa Teresa d’Avila scrive che «non dobbiamo allontanarci da ciò che costituisce tutto il nostro bene e il nostro rimedio, cioè dalla santissima umanità di nostro Signore Gesù Cristo» (Castello interiore, 7, 6) [Papa Benedetto]
Dear friends, the mission of the Church bears fruit because Christ is truly present among us in a quite special way in the Holy Eucharist. His is a dynamic presence which grasps us in order to make us his, to liken us to him. Christ draws us to himself, he brings us out of ourselves to make us all one with him. In this way he also inserts us into the community of brothers and sisters: communion with the Lord is always also communion with others (Pope Benedict)
Cari amici, la missione della Chiesa porta frutto perché Cristo è realmente presente tra noi, in modo del tutto particolare nella Santa Eucaristia. La sua è una presenza dinamica, che ci afferra per farci suoi, per assimilarci a Sé. Cristo ci attira a Sé, ci fa uscire da noi stessi per fare di noi tutti una cosa sola con Lui. In questo modo Egli ci inserisce anche nella comunità dei fratelli: la comunione con il Signore è sempre anche comunione con gli altri (Papa Benedetto)
Jesus asks us to abide in his love, to dwell in his love, not in our ideas, not in our own self-worship. Those who dwell in self-worship live in the mirror: always looking at themselves. He asks us to overcome the ambition to control and manage others. Not controlling, serving them (Pope Francis)
Gesù ci chiede di rimanere nel suo amore, abitare nel suo amore, non nelle nostre idee, non nel culto di noi stessi. Chi abita nel culto di sé stesso, abita nello specchio: sempre a guardarsi. Ci chiede di uscire dalla pretesa di controllare e gestire gli altri. Non controllare, servirli (Papa Francesco)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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