Per il Povero d’Assisi amare Dio con tutto il cuore e la mente e le forze, come pure il prossimo era qualcosa che lo faceva sussultare ad ogni dove.
Le Fonti, sublime concatenazione di sorprendenti eventi, ce ne danno attestazione.
Leggiamo, infatti:
“Una volta che percorreva una regione predicando, accadde che due frati francesi gli si fecero incontro, traendone una profonda consolazione.
Al momento del commiato, gli chiesero, spinti da devozione, la sua tonaca per amor di Dio. E Francesco appena ebbe udito invocare l’amor di Dio, si tolse il saio, e rimase nudo per qualche ora.
Era infatti suo costume, quando gli si diceva: ‘Per amor di Dio, dammi la tonaca o la corda’ o altro che egli portava, di donarlo immediatamente per riverenza a quel Signore che è chiamato Carità.
Ma gli dispiaceva tanto, e ne faceva rimprovero ai frati allorché udiva nominare l’amor di Dio per ogni sciocchezza.
Diceva: «Così sublime è l’amor di Dio, che solo raramente e in caso di gran necessità deve essere nominato, e sempre con molta venerazione» (FF 1603).
“L’ incendio indomabile dell’amore per il buon Gesù erompeva in lui con vampe e fiamme di carità così forti, che le molte acque non potevano estinguerle” (FF 1224).
Ma pure la sua prima pianticella, Chiara, era tutta dedita all’amore di Cristo, come si evince dai suoi scritti.
Nella sua Benedizione leggiamo:
«Siate sempre amanti di Dio e delle anime vostre e di tutte le vostre sorelle, e siate sempre sollecite di osservare quanto avete promesso al Signore» (FF 2857).
In una Lettera ad Ermentrude di Bruges, sorella spirituale, dice:
«Rimani, dunque, o carissima, fedele fino alla morte a Colui, al quale ti sei legata per sempre. E certamente sarai da Lui coronata con la corona della vita» (FF 2914).
E ad Agnese di Praga: «Contempla ancora le indicibili sue delizie, le ricchezze e gli onori eterni, e grida con tutto l’ardore del tuo desiderio e del tuo amore: Attirami a te, o celeste Sposo! Dietro a te correremo attratti dalla dolcezza del tuo profumo» (FF 2906).
Già, amare Dio e i fratelli vale più di tanti olocausti!