Ago 23, 2025 Scritto da 

Presunta superiorità e contraccambio che falsa le relazioni

Il Vangelo di questa domenica (cfr Lc 14,1.7-14) ci mostra Gesù che partecipa a un banchetto nella casa di un capo dei farisei. Gesù guarda e osserva come gli invitati corrono, si affrettano per procurarsi i primi posti. È un atteggiamento piuttosto diffuso, anche ai nostri giorni, e non solo quando si è invitati a un pranzo: abitualmente, si cerca il primo posto per affermare una presunta superiorità sugli altri. In realtà, questa corsa ai primi posti fa male alla comunità, sia civile sia ecclesiale, perché rovina la fraternità. Tutti conosciamo queste persone: arrampicatori, che sempre si arrampicano per andare su, su… Fanno male alla fraternità, danneggiano la fraternità. Di fronte a questa scena, Gesù racconta due brevi parabole.

La prima parabola è rivolta a colui che è invitato a un banchetto, e lo esorta a non mettersi al primo posto, «perché – dice – non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Per favore, vai indietro, cedigli il posto!”». Una vergogna! «Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto» (cfr vv. 8-9). Gesù invece insegna ad avere l’atteggiamento opposto: «Quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, veni più avanti!”» (v. 10). Dunque, non dobbiamo cercare di nostra iniziativa l’attenzione e la considerazione altrui, ma semmai lasciare che siano gli altri a darcele. Gesù ci mostra sempre la via dell’umiltà - dobbiamo imparare la via dell’umiltà! – perché è quella più autentica, che permette anche di avere relazioni autentiche. La vera umiltà, non la finta umiltà, quella che in Piemonte si chiama la mugna quacia, no, quella no. La vera umiltà.

Nella seconda parabola, Gesù si rivolge a colui che invita e, riferendosi al modo di selezionare gli invitati, gli dice: «Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti» (vv. 13-14). Anche qui, Gesù va completamente contro-corrente, manifestando come sempre la logica di Dio Padre. E aggiunge anche la chiave per interpretare questo suo discorso. E qual è la chiave? Una promessa: se tu farai così, «riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» (v. 14). Questo significa che chi si comporta così avrà la ricompensa divina, molto superiore al contraccambio umano: io ti faccio questo favore aspettando che tu me ne faccia un altro. No, questo non è cristiano. La generosità umile è cristiana. Il contraccambio umano, infatti, di solito falsa le relazioni, le rende “commerciali”, introducendo l’interesse personale in un rapporto che dovrebbe essere generoso e gratuito. Invece Gesù invita alla generosità disinteressata, per aprirci la strada verso una gioia molto più grande, la gioia di essere partecipi dell’amore stesso di Dio che ci aspetta, tutti noi, nel banchetto celeste.

La Vergine Maria, «umile ed alta più che creatura» (Dante, Paradiso, XXXIII, 2), ci aiuti a riconoscerci come siamo, cioè piccoli; e a gioire nel donare senza contraccambio.

[Papa Francesco, Angelus 1 settembre 2019]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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Those living beside us, who may be scorned and sidelined because they are foreigners, can instead teach us how to walk on the path that the Lord wishes (Pope Francis)
Chi vive accanto a noi, forse disprezzato ed emarginato perché straniero, può insegnarci invece come camminare sulla via che il Signore vuole (Papa Francesco)
Many saints experienced the night of faith and God’s silence — when we knock and God does not respond — and these saints were persevering (Pope Francis)
Tanti santi e sante hanno sperimentato la notte della fede e il silenzio di Dio – quando noi bussiamo e Dio non risponde – e questi santi sono stati perseveranti (Papa Francesco)
In some passages of Scripture it seems to be first and foremost Jesus’ prayer, his intimacy with the Father, that governs everything (Pope Francis)
In qualche pagina della Scrittura sembra essere anzitutto la preghiera di Gesù, la sua intimità con il Padre, a governare tutto (Papa Francesco)
It is necessary to know how to be silent, to create spaces of solitude or, better still, of meeting reserved for intimacy with the Lord. It is necessary to know how to contemplate. Today's man feels a great need not to limit himself to pure material concerns, and instead to supplement his technical culture with superior and detoxifying inputs from the world of the spirit [John Paul II]
Occorre saper fare silenzio, creare spazi di solitudine o, meglio, di incontro riservato ad un’intimità col Signore. Occorre saper contemplare. L’uomo d’oggi sente molto il bisogno di non limitarsi alle pure preoccupazioni materiali, e di integrare invece la propria cultura tecnica con superiori e disintossicanti apporti provenienti dal mondo dello spirito [Giovanni Paolo II]
This can only take place on the basis of an intimate encounter with God, an encounter which has become a communion of will, even affecting my feelings (Pope Benedict)
Questo può realizzarsi solo a partire dall'intimo incontro con Dio, un incontro che è diventato comunione di volontà arrivando fino a toccare il sentimento (Papa Benedetto)
We come to bless him because of what he revealed, eight centuries ago, to a "Little", to the Poor Man of Assisi; - things in heaven and on earth, that philosophers "had not even dreamed"; - things hidden to those who are "wise" only humanly, and only humanly "intelligent"; - these "things" the Father, the Lord of heaven and earth, revealed to Francis and through Francis (Pope John Paul II)
Veniamo per benedirlo a motivo di ciò che egli ha rivelato, otto secoli fa, a un “Piccolo”, al Poverello d’Assisi; – le cose in cielo e sulla terra, che i filosofi “non avevano nemmeno sognato”; – le cose nascoste a coloro che sono “sapienti” soltanto umanamente, e soltanto umanamente “intelligenti”; – queste “cose” il Padre, il Signore del cielo e della terra, ha rivelato a Francesco e mediante Francesco (Papa Giovanni Paolo II)
We are faced with the «drama of the resistance to become saved persons» (Pope Francis)
Siamo davanti al «dramma della resistenza a essere salvati» (Papa Francesco)
That 'always seeing the face of the Father' is the highest manifestation of the worship of God. It can be said to constitute that 'heavenly liturgy', performed on behalf of the whole universe [John Paul II]
Quel “vedere sempre la faccia del Padre” è la manifestazione più alta dell’adorazione di Dio. Si può dire che essa costituisce quella “liturgia celeste”, compiuta a nome di tutto l’universo [Giovanni Paolo II]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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