Il brano dell’Annunciazione alla Vergine Maria, scelta per essere la Madre di Gesù, è singolarmente caro alla Liturgia nella solennità dell’Immacolata.
Maria la «colmata di grazia», così come sottolinea Lc nel suo Vangelo, trovò sempre presso Francesco d’Assisi un indicibile amore perché, come lui ripeteva: «aveva reso nostro fratello il Signore della maestà».
“A suo onore cantava lodi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere” (FF 786).
E nella Lettera ai Fedeli:
«L’Altissimo Padre celeste, per mezzo del santo suo angelo Gabriele, annunciò questo Verbo del Padre, così degno, così santo e glorioso, nel grembo della Santa e gloriosa Vergine Maria, e dal grembo di lei ricevette la vera carne della nostra umanità e fragilità» (FF 181).
Il Poverello, innamorato di Maria, al termine della recita dei salmi sempre concludeva con una stupenda antifona mariana, che esalta tutte le prerogative di Dio in Lei:
«Santa Maria Vergine, non vi è alcuna simile a te, nata nel mondo, tra le donne, figlia e ancella dell’Altissimo sommo Re il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo; prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi, presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro. Gloria al Padre […]» (FF 281).
Ma ciò che, a mio avviso, più esalta la Bellezza di Maria “colei che ha trovato Grazia presso Dio” (Lc 1,30) è la stupenda preghiera di Francesco conosciuta come «Saluto alla Beata Vergine Maria»:
Leggiamo nei suoi scritti:
«Ave, Signora, Santa regina,/ santa madre di Dio, Maria,/ che sei vergine fatta Chiesa/ ed eletta dal santissimo Padre celeste,/ che ti ha consacrata/ insieme col santissimo suo Figlio diletto/ e con lo Spirito Santo Paraclito;/ tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia/ e ogni bene.
Ave, suo palazzo,/ ave, suo tabernacolo,/ ave, sua casa./
Ave, suo vestimento,/ ave, sua ancella,/ ave, sua Madre […]» (FF 259).
Anche in Chiara, “àltera Maria”, troviamo espressioni che attestano come la santa Vergine fosse il modello del suo quotidiano vivere.
Leggiamo nella 3.a lettera rivolta alla sua figlia spirituale:
«A quel modo, dunque, che la gloriosa Vergine delle vergini portò Cristo materialmente nel suo grembo, tu pure, seguendo le sue vestigia, specialmente dell’umiltà e povertà di lui, puoi sempre […] portarlo spiritualmente nel tuo corpo casto e verginale. E conterrai in te Colui dal quale tu e tutte le creature sono contenute» (FF 2893).
«Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra» (Lc 1,35).
Immacolata Concezione Beata Vergine Maria (Lc 1,26-38)