Gesù parla nel Vangelo della rinunzia a tutti i beni per poter divenire vero discepolo di Lui.
Francesco per seguire le orme di Cristo rinunciò alla sua ricca posizione, ad ogni bene, perché aveva trovato molto di più: Cristo, per il Quale sposò Madonna Povertà, abbracciata proprio dal Figlio di Dio.
Troviamo nelle Fonti riferimenti speciali.
“Dietro consiglio del vescovo della città, uomo molto pio, che non riteneva giusto utilizzare per usi sacri denaro di male acquisto, l’uomo di Dio restituì al padre la somma, che voleva spendere per il restauro della chiesa.
E davanti a molti che si erano lì riuniti e in ascolto:
«D’ora in poi - esclamò - potrò dire liberamente: Padre nostro, che sei nei cieli, non padre Pietro Bernardone. Ecco, non solo gli restituisco il denaro, ma gli rendo pure tutte le vesti. Così, andrò nudo incontro al Signore».
O anima nobile di un uomo, al quale ormai basta solo Cristo!
Si accorsero allora che l’uomo di Dio, sotto le vesti, portava il cilizio, gioioso non tanto di apparire quanto di essere virtuoso” (FF 597).
Inoltre “insegnava, avendolo appreso per rivelazione, che il primo passo nella Santa religione consiste nel realizzare quella parola del Vangelo: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi tutto quello che hai e dàllo ai poveri».
Perciò ammetteva all’Ordine solo chi aveva rinunciato alla proprietà e non aveva tenuto assolutamente nulla per sé.
Così faceva, in omaggio alla Parola del Vangelo; ma anche per evitare lo scandalo delle borse private” (FF 1121).
La stessa Chiara, di nobili origini, per seguire Cristo sulla scia di Francesco, aveva rinunciato a tutti i beni e ai parenti.
Infatti, nel suo Testamento dice:
«Dopo che L’Altissimo Padre celeste si fu degnato, per sua misericordia e grazia, di illuminare il mio cuore perché cominciassi a fare penitenza, dietro l’esempio e l’ammaestramento del beatissimo Padre nostro Francesco, poco tempo dopo la sua conversione, io, assieme alle poche sorelle che il Signore mi aveva donate poco tempo dopo la mia conversione, liberamente gli promisi obbedienza, conforme alla ispirazione che il Signore ci aveva comunicata attraverso la lodevole vita e l’insegnamento di lui» (FF 2831).
Tutto reputavano spazzatura dinanzi alla sublime conoscenza di Cristo.
Mercoledì 31.a sett. T.O. (Lc 14,25-33)