Il rimprovero di Gesù ai dottori della Legge richiama la persecuzione e l’uccisione riservate ai profeti inviati da Dio.
La palma del martirio parlerà per loro, come pure la responsabilità di quanti hanno costruito i loro sepolcri, ricordando che del sangue versato sarà chiesto conto.
Nelle Fonti troviamo passi che illustrano come lo stesso Francesco si esprima a riguardo delle persecuzioni ai suoi frati:
“O frati tutti, riflettiamo attentamente che il Signore dice:
«Amate i vostri nemici e fate del bene a quelli che vi odiano», poiché il Signore nostro Gesù Cristo, di cui dobbiamo seguire le orme, chiamò amico il suo traditore e si offrì spontaneamente ai suoi crocifissori” (FF 56).
E nel XXI capitolo della Regola non bollata vediamo che pure il Povero d’Assisi pronuncia il suo “guai” a riguardo di quelli che compiono opere da tenebra.
Leggiamo infatti:
«Guai a quelli che non muoiono nella penitenza, / poiché saranno figli del diavolo/ di cui compiono le opere» (FF 55).
Ad esso si allinea il «guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali» del Cantico di Frate Sole (FF 263), a testimonianza di coloro che non entrano e non fanno entrare nel Regno dei cieli con la loro condotta diabolica.
Francesco “artista e Maestro di vita evangelica” come lo definisce il Celano (1 Cel 37) invece - come d’altronde i suoi frati - preferiva stare laddove c’era da soffrire.
Le Fonti ancora attestano:
“Amavano talmente la pazienza, che preferivano stare dove c’era da soffrire persecuzioni che non dove, essendo nota la loro santità, potevano godere i favori del mondo.
Spesso ingiuriati, vilipesi, percossi, spogliati, legati, incarcerati, sopportavano tutto virilmente, senza cercare alcuna difesa; dalle loro labbra anzi non usciva che un cantico di lode e di ringraziamento” (FF 390).
E Chiara gli fa eco nel suo Testamento:
«Beati […] quelli cui è concesso di camminare per questa via e di perseverarvi fino alla fine» (FF 2850).
Per il fatto che ai persecutori sarà chiesto conto del sangue dei profeti, i perseguitati non parleranno: la palma del martirio vissuto dirà per loro.
«Manderò loro profeti e apostoli, e ne uccideranno e perseguiteranno» (Lc 11,49).
Giovedì 28.a sett. T.O. (Lc 11, 47-54)