Lug 22, 2025 Scritto da 

17a Domenica T.O.  (Gen 18,20-32)

Gen 18,20-32

Genesi 18:20 Disse allora il Signore: «Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave.

Genesi 18:21 Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».

Genesi 18:22 Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore.

Genesi 18:23 Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio?

Genesi 18:24 Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?

Genesi 18:25 Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?».

Genesi 18:26 Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città».

Genesi 18:27 Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere...

Genesi 18:28 Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque».

Genesi 18:29 Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta».

Genesi 18:30 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta».

Genesi 18:31 Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti».

Genesi 18:32 Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».

 

Il male che si compie grida al Signore. Possiamo definire il peccato di Sodoma e di Gomorra come l’abisso ultimo in cui può cadere la natura umana. Il testo della Genesi presenta Dio che vuole accertarsi che le cose stanno veramente secondo il grido che è giunto fino a Lui.

«Disse allora il Signore: Il grido contro Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave». Queste parole sottolineano il motivo dell'imminente distruzione di Sodoma e Gomorra. Per Dio, la peccaminosità di quelle città ha raggiunto un livello che richiede il giudizio. Il "grido" di cui si parla simboleggia il grido di ingiustizia e immoralità che è giunto agli orecchi del Signore.

L'attenzione sui peccati delle città rivela il principio che la corruzione morale e l'ingiustizia si scontrano con la punizione divina. Questo implica che il giudizio di Dio non è arbitrario, ma è una risposta all'effetto cumulativo della malvagità e del decadimento della società.

L'applicazione pratica del v. 20 va oltre il contesto storico e teologico, e riguarda il concetto della giustizia divina e della responsabilità morale dell'uomo. Ci ricorda che le azioni hanno conseguenze e che esiste un ordine morale divino che ritiene gli individui e le società responsabili del loro comportamento.

Inoltre, incoraggia la riflessione sull'etica personale e comunitaria. È un invito all'autoesame e al pentimento, ed esorta gli individui e le comunità ad affrontare i fallimenti morali e le ingiustizie prima che raggiungano un punto di non ritorno. Sottolinea anche l'importanza di promuovere la giustizia e la rettitudine nel proprio ambiente di vita. Proprio come il grido di Sodoma e Gomorra fu notato da Dio, anche il clima etico delle nostre comunità viene osservato e valutato.

Il v. 20 ha una notevole rilevanza nel contesto di oggi. È un potente promemoria delle conseguenze del fallimento morale collettivo e dell'importanza della condotta etica. In un mondo che affronta numerose sfide morali e sociali, questo versetto richiama l'attenzione sulla necessità del pentimento personale e sociale. Invita gli individui e le comunità a riflettere sulle loro azioni e sui valori della società, incoraggiando un cammino verso la rettitudine e l'equità. Inoltre, il racconto di Sodoma e Gomorra stimola discussioni su questioni come la corruzione, l'ingiustizia e il ruolo della comunità di fede nell'affrontare le questioni morali. Sfida i lettori contemporanei a considerare se le loro azioni e le strutture sociali si allineano con i principi divini di giustizia e compassione.

È un versetto profondo che racchiude le ragioni che motivano il giudizio divino di Sodoma e Gomorra. Mette in evidenza l'importanza del comportamento morale e il principio della retribuzione divina in risposta a gravi trasgressioni. Il "grido" di Sodoma e Gomorra è un grido morale che va oltre la percezione umana e invoca l'intervento divino. La natura "molto grave" del loro peccato evidenzia l'intensità della loro corruzione morale, e serve da monito per tutte le società sui pericoli della malvagità incontrollata.

In termini pratici, bisogna trarre lezione sull'importanza di vivere secondo gli standard divini e di mantenere la giustizia sociale, sostenendo l'integrità, la compassione e la rettitudine nella vita personale e comunitaria. La profonda connessione tra il comportamento umano e il giudizio divino, sfida i credenti a vivere una vita che rifletta la giustizia e l'integrità morale.

Dopo di che nasce biblicamente, con questo racconto della vita di Abramo, la preghiera di intercessione. Nasce anche la richiesta di perdono dell’empio a motivo del giusto. È questo il cuore della nostra cristologia. È questo il cuore del Vangelo. Dio non può far morire insieme l’empio e il giusto a motivo dell’empio. Dio però può far vivere insieme l’empio e il giusto a motivo del giusto. 

Chi ama il Signore e ha fede in Lui, non può accettare una giustizia sommaria che accomuna in un’unica condanna l’empio con il giusto.

Alla base di questa discussione vi è un interrogativo preciso: davanti a Dio ha maggior peso la cattiveria di molti o la bontà di pochi? Dio è pronto a dare più importanza al bene, anche se minoritario, perché il suo amore precede la sua giustizia. 

 

 

 Argentino Quintavalle, autore dei libri 

- Apocalisse commento esegetico 

- L'Apostolo Paolo e i giudaizzanti – Legge o Vangelo?

  • Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo nel mistero trinitario
  • Il discorso profetico di Gesù (Matteo 24-25)
  • Tutte le generazioni mi chiameranno beata
  •  Cattolici e Protestanti a confronto – In difesa della fede
  •  La Chiesa e Israele secondo San Paolo – Romani 9-11

 

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176 Ultima modifica il Martedì, 22 Luglio 2025 10:30
Argentino Quintavalle

Argentino Quintavalle è studioso biblico ed esperto in Protestantesimo e Giudaismo. Autore del libro “Apocalisse - commento esegetico” (disponibile su Amazon) e specializzato in catechesi per protestanti che desiderano tornare nella Chiesa Cattolica.

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Thus in communion with Christ, in a faith that creates charity, the entire Law is fulfilled. We become just by entering into communion with Christ who is Love (Pope Benedict)
Così nella comunione con Cristo, nella fede che crea la carità, tutta la Legge è realizzata. Diventiamo giusti entrando in comunione con Cristo che è l'amore (Papa Benedetto)
From a human point of view, he thinks that there should be distance between the sinner and the Holy One. In truth, his very condition as a sinner requires that the Lord not distance Himself from him, in the same way that a doctor cannot distance himself from those who are sick (Pope Francis))
Da un punto di vista umano, pensa che ci debba essere distanza tra il peccatore e il Santo. In verità, proprio la sua condizione di peccatore richiede che il Signore non si allontani da lui, allo stesso modo in cui un medico non può allontanarsi da chi è malato (Papa Francesco)
The life of the Church in the Third Millennium will certainly not be lacking in new and surprising manifestations of "the feminine genius" (Pope John Paul II)
Il futuro della Chiesa nel terzo millennio non mancherà certo di registrare nuove e mirabili manifestazioni del « genio femminile » (Papa Giovanni Paolo II)
And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]
Questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo” caratterizza l’intero insegnamento del “Profeta” di Nazaret [Giovanni Paolo II]
The Lord does not intend to give a lesson on etiquette or on the hierarchy of the different authorities […] A deeper meaning of this parable also makes us think of the position of the human being in relation to God. The "lowest place" can in fact represent the condition of humanity (Pope Benedict)
Il Signore non intende dare una lezione sul galateo, né sulla gerarchia tra le diverse autorità […] Questa parabola, in un significato più profondo, fa anche pensare alla posizione dell’uomo in rapporto a Dio. L’"ultimo posto" può infatti rappresentare la condizione dell’umanità (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)
Noi vediamo questa grande figura, questa forza nella passione, nella resistenza contro i potenti. Domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? La risposta è semplice: dal rapporto con Dio (Papa Benedetto)
These words are full of the disarming power of truth that pulls down the wall of hypocrisy and opens consciences [Pope Benedict]
Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze [Papa Benedetto]

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