O mio Dio, Trinità che adoro, aiutami a dimenticarmi interamente per stabilirmi in Te, immobile e quieta come se la mia anima fosse già nell’eternità. Che nulla possa turbare la mia pace, né farmi uscire da te, o mio Immutabile, ma che ogni minuto mi porti più addentro nella profondità del tuo Mistero […]
O mio Cristo amato […] sento la mia impotenza e ti chiedo di “rivestirmi di Te stesso”, d’identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima, di sommergermi, d’invadermi, di sostituirti a me, affinché la mia vita non sia che un’irradiazione della tua Vita […] o Fuoco consumante, Spirito d’amore, “scendi su di me”, affinché si faccia nella mia anima come un’incarnazione del Verbo: che io sia per Lui una umanità aggiunta nella quale Egli rinnovi tutto il suo Mistero […]
(Elisabetta della Trinità)