Nov 10, 2025 Scritto da 

Condanna e Vergogna, nuovo Sguardo e Approvazione

Zaccheo: sorprendersi di sé e rimettere i conti a posto

(Lc 19,1-10)

 

Zaccheo vuole «vedere Gesù, chi è» (v.3): ossia, desidera ardentemente capire se Dio è sensibile alle sue ansie.

Benché abiti in ambiente devoto, la folla attorno non gli consente di avere un minimo rapporto personale diretto.

Il sicomoro è un albero molto frondoso - pensa: «Cerco di vedere senza essere visto».

Comprende di aver bisogno di un occhio immediato: deve assolutamente scartare lo sguardo moralizzatore dei conformisti.

Il turbamento indotto dai giudizi senz’appello è una barriera invalicabile per un rapporto d’amore con nostro Signore.

Una nuova percezione è allora essenziale: infatti, malgrado la gazzarra attorno a sé, Gesù vede proprio il piccolo, disprezzato e mortificato.

Se il mondo severo lo notasse, leggerebbe una macchia; la visuale di Gesù è differente. Viene attratto proprio da colui che ha persino vergogna di sé e disagio di essere scrutato.

Non solo: il Signore lo chiama per nome, e in aramaico Zachàr significa Giusto, Puro!

Mentre tutti ravvisano l’obbrobrio, Dio coglie in ciascuno una purezza innata e le possibilità di bene. Anche di quanti si nascondono.

 

Allorché il Signore si trova insieme a chi nella vita ha sbagliato, è sempre in basso, perché servitore, non giudice o padrone.

Allo stesso modo guarda anche Zaccheo: dal basso in alto, non viceversa (Lc 19,5).

I “piccoli di statura” possono anche essere delle stanghe: nel Vangelo mikròi (v.3) sono gli incipienti che vengono subito messi in riga o in buca.

Ma Chi è Dio? Colui che riposa col piccolo - deturpato più dal pregiudizio che dal suo malcostume.

Una volta fatta l’esperienza della gratuità che sgretola le sentenze della buoncostume di paese, Dio ci mette un attimo a cambiarci e moltiplicare il bene, il senso di legame e giustizia.

Infatti il Padre ha fretta d’incontrarci, proprio come un innamorato perduto. Sa che abbiamo bisogno di trovare gioia - oggi (vv.5.9).

Quindi non frappone il tempo delle pratiche, di trafile o adempimenti che dimostrino la conversione, prima: un Padre simile non sarebbe amabile.

 

Ogni disciplina tradizionale guarda il passato e vuole innalzare l’uomo in astratto, badando a concatenazioni puntigliose.

Gesù mira il presente e l’a-capo, non il fatto distante.

Egli senza condizioni accentua i «sentimenti di appartenenza a una medesima umanità» [cf. Fratelli Tutti n.30].

L’Altissimo punta in basso: desidera condividere la sua presenza vivificante con l'anomalo e isolato.

Ne ha bisogno subito, anche se alcuni ristagnano attorno offesi (Lc 19,7).

Tutto sommato, il gabelliere era il peggior nemico di un mondo sommerso dal provincialismo, cui volentieri estorceva denaro.

Proprio quello dell’escluso, il peggiore impuro e (anche religiosamente) furfante che ci possa essere, diventa l’unico cuore recuperabile.

Insomma, nessun uomo deve considerarsi un caso disperato, estraneo alla beatitudine di un nuovo Cielo sulla terra.

 

Anche noi, dove accolti, sorprenderemo noi stessi. E rimetteremo i conti a posto.

 

 

[Martedì 33.a sett. T.O.  18 novembre 2025]

189 Ultima modifica il Martedì, 18 Novembre 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Gospels make their way, advance and free, making us understand the enormous difference between any creed and the proposal of Jesus. Even within us, the life of Faith embraces all our sides and admits many things. Thus we become more complete and emancipate ourselves, reversing positions.
I Vangeli si fanno largo, avanzano e liberano, facendo comprendere l’enorme differenza tra credo qualsiasi e proposta di Gesù. Anche dentro di noi, la vita di Fede abbraccia tutti i nostri lati e ammette tante cose. Così diventiamo più completi e ci emancipiamo, ribaltando posizioni
We cannot draw energy from a severe setting, contrary to the flowering of our precious uniqueness. New eyes are transmitted only by the one who is Friend. And Christ does it not when we are well placed or when we equip ourselves strongly - remaining in a managerial attitude - but in total listening
Non possiamo trarre energia da un’impostazione severa, contraria alla fioritura della nostra preziosa unicità. Gli occhi nuovi sono trasmessi solo da colui che è Amico. E Cristo lo fa non quando ci collochiamo bene o attrezziamo forte - permanendo in atteggiamento dirigista - bensì nell’ascolto totale
The Evangelists Matthew and Luke (cf. Mt 11:25-30 and Lk 10:21-22) have handed down to us a “jewel” of Jesus’ prayer that is often called the Cry of Exultation or the Cry of Messianic Exultation. It is a prayer of thanksgiving and praise [Pope Benedict]
Gli evangelisti Matteo e Luca (cfr Mt 11,25-30 e Lc 10,21-22) ci hanno tramandato un «gioiello» della preghiera di Gesù, che spesso viene chiamato Inno di giubilo o Inno di giubilo messianico. Si tratta di una preghiera di riconoscenza e di lode [Papa Benedetto]
The human race – every one of us – is the sheep lost in the desert which no longer knows the way. The Son of God will not let this happen; he cannot abandon humanity in so wretched a condition. He leaps to his feet and abandons the glory of heaven, in order to go in search of the sheep and pursue it, all the way to the Cross. He takes it upon his shoulders and carries our humanity (Pope Benedict)
L’umanità – noi tutti - è la pecora smarrita che, nel deserto, non trova più la strada. Il Figlio di Dio non tollera questo; Egli non può abbandonare l’umanità in una simile miserevole condizione. Balza in piedi, abbandona la gloria del cielo, per ritrovare la pecorella e inseguirla, fin sulla croce. La carica sulle sue spalle, porta la nostra umanità (Papa Benedetto)
"Too bad! What a pity!" “Sin! What a shame!” - it is said of a missed opportunity: it is the bending of the unicum that we are inside, which every day surrenders its exceptionality to the normalizing and prim outline of common opinion. Divine Appeal of every moment directed Mary's dreams and her innate knowledge - antechamber of her trust, elsewhere
“Peccato!” - si dice di una occasione persa: è la flessione dell’unicum che siamo dentro, che tutti i giorni cede la sua eccezionalità al contorno normalizzante e affettato dell’opinione comune. L’appello divino d’ogni istante orientava altrove i sogni di Maria e il suo sapere innato - anticamera della fiducia
It is a question of leaving behind the comfortable but misleading ways of the idols of this world: success at all costs; power to the detriment of the weak; the desire for wealth; pleasure at any price. And instead, preparing the way of the Lord: this does not take away our freedom (Pope Francis)
Si tratta di lasciare le strade, comode ma fuorvianti, degli idoli di questo mondo [...] E di aprire invece la strada al Signore che viene: Egli non toglie la nostra libertà (Papa Francesco)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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