Lug 29, 2025 Scritto da 

Trasfigurazione controcorrente: Fede e Metamorfosi

(Lc 9,28b-36)

 

Nel linguaggio biblico, l’esperienza de «il Monte» è icona dell’Incontro fra Dio e l’uomo. È sì per noi come un “perdere la testa”, ma in modo assai pratico - niente affatto visionario.

Il Maestro la impone alle tre figure eminenti delle prime comunità, non perché li considera degli eletti, ma l’esatto contrario: si accorge che sono i suoi capitani che hanno bisogno d’una verifica.

I Vangeli sinottici non parlano di trasfigurazione alcuna, ma di «Metamorfosi» [Mc 9,2 e Mt 17,2; testo greco]: passaggio sotto una ‘forma’ differente.

In particolare, Lc 9,29 sottolinea che «l’aspetto del suo volto divenne ‘altro’». Non per uno stato parossistico.

Sembra pazzesco, ma la ieratica magnificenza dell’Eterno si rivela controcorrente: nell’immagine del garzone dimesso.

L’esperienza della Gloria divina risulta per i discepoli eminenti insostenibile - non in riferimento a bagliori di luce fisici.

Come nelle icone orientali, si ritrovano faccia a terra [Mt 17,6; nella cultura dell’oriente antico significava precisamente: “sconfitti” nelle loro aspirazioni] e spaventati. Timorosi di essere chiamati anche loro al dono di sé: Mc 9,6; Mt 17,6; Lc 9,34-36.

La vertigine dell’esperienza di Dio non era quella che coltivavano e volevano.

Il chiarore abbagliante cui si riferisce il passo (Mc 9,3; Mt 17,2.5; Lc 9,29) è quello d’una Rivelazione che fa aprire gli occhi sull’identità “impossibile” del Figlio.

Era popolarmente atteso come somigliante a Davide, sovrano potente, in grado di assicurare al popolo un agevole e pronto benessere.

Si ‘svela’ in un capovolgimento: Gloria di Dio è la Comunione nella semplicità, che ci qualifica tutti.

La ‘forma’ del “capo” è quella dell’inserviente, che ha la libertà di scendere di quota per mettere a proprio agio gli ultimi: l’umanamente sconfitto!

Pietro sgomita più di altri per dire la sua. Come solito, vuole emergere e ribadire le idee antiche, ma si svela come il più ridicolo di tutti (Mc 9,6; Lc 9,33): sproloquia.

Per lui [ancora!] al centro del trittico resta Mosè (Mc 9,5; Mt 17,4; Lc 9,33).

Con l’ausilio di profezie animate da zelo focoso [Elia], secondo Simone Gesù sarebbe uno dei tanti che fa praticare la tradizione legalista.

A fondamento restano i Comandamenti, non le Beatitudini.

Il primo degli apostoli proprio non vuol capire che il Signore non impone un’Alleanza fondata sull’obbedire, ma sul Somigliare!

Certo, anche gli altri “grandi” erano in dormiveglia. Chissà cosa sognavano... poi smarriti cercano tutti e ancora un Gesù secondo Mosè ed Elia (Mc 9,8-10; Mt 17,8; Lc 9,36).

 

Nella cultura del tempo, il nuovo Principe osservante e dirompente era atteso durante la festa delle Capanne.

Avrebbe inaugurato il dominio del popolo eletto su tutte le nazioni della terra (Zc 14,16-19); in pratica, l’età dell’oro.

Nel giudaismo, la festa delle Capanne faceva memoria delle mirabilia Dei dell’esodo [Lc 9,31: qui, la nuova e personalistica liberazione dal paese delle schiavitù] e guardava al futuro celebrando le prospettive di vittoria dell’etnia protagonista.

Ma il Regno del Signore non è un impero affetto da verticismo prodigioso e immediato.

Per edificare la Chiesa di Dio non vi sono scorciatoie, né punti di sicurezza intorpidita. E lì starsene tranquilli - a distanza di sicurezza - delirando riconoscimenti.

 

 

[Trasfigurazione del Signore, 6 agosto 2025]

181 Ultima modifica il Mercoledì, 06 Agosto 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

These words are full of the disarming power of truth that pulls down the wall of hypocrisy and opens consciences [Pope Benedict]
Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze [Papa Benedetto]
While the various currents of human thought both in the past and at the present have tended and still tend to separate theocentrism and anthropocentrism, and even to set them in opposition to each other, the Church, following Christ, seeks to link them up in human history, in a deep and organic way [Dives in Misericordia n.1]
Mentre le varie correnti del pensiero umano nel passato e nel presente sono state e continuano ad essere propense a dividere e perfino a contrapporre il teocentrismo e l'antropocentrismo, la Chiesa invece, seguendo il Cristo, cerca di congiungerli nella storia dell'uomo in maniera organica e profonda [Dives in Misericordia n.1]
Jesus, however, reverses the question — which stresses quantity, that is: “are they few?...” — and instead places the question in the context of responsibility, inviting us to make good use of the present (Pope Francis)
Gesù però capovolge la domanda – che punta più sulla quantità, cioè “sono pochi?...” – e invece colloca la risposta sul piano della responsabilità, invitandoci a usare bene il tempo presente (Papa Francesco)
The Lord Jesus presented himself to the world as a servant, completely stripping himself and lowering himself to give on the Cross the most eloquent lesson of humility and love (Pope Benedict)
Il Signore Gesù si è presentato al mondo come servo, spogliando totalmente se stesso e abbassandosi fino a dare sulla croce la più eloquente lezione di umiltà e di amore (Papa Benedetto)
More than 600 precepts are mentioned in the Law of Moses. How should the great commandment be distinguished among these? (Pope Francis)
Nella Legge di Mosè sono menzionati oltre seicento precetti. Come distinguere, tra tutti questi, il grande comandamento? (Papa Francesco)
The invitation has three characteristics: freely offered, breadth and universality. Many people were invited, but something surprising happened: none of the intended guests came to take part in the feast, saying they had other things to do; indeed, some were even indifferent, impertinent, even annoyed (Pope Francis)
L’invito ha tre caratteristiche: la gratuità, la larghezza, l’universalità. Gli invitati sono tanti, ma avviene qualcosa di sorprendente: nessuno dei prescelti accetta di prendere parte alla festa, dicono che hanno altro da fare; anzi alcuni mostrano indifferenza, estraneità, perfino fastidio (Papa Francesco)
Those who are considered the "last", if they accept, become the "first", whereas the "first" can risk becoming the "last" (Pope Benedict)
Proprio quelli che sono considerati "ultimi", se lo accettano, diventano "primi", mentre i "primi" possono rischiare di finire "ultimi" (Papa Benedetto)
St Clement of Alexandria commented: “Let [the parable] teach the prosperous that they are not to neglect their own salvation, as if they had been already foredoomed, nor, on the other hand, to cast wealth into the sea, or condemn it as a traitor and an enemy to life, but learn in what way and how to use wealth and obtain life” (Who is the Rich Man That Shall Be Saved, 27, 1-2) [Pope Benedict]
«La parabola insegni ai ricchi che non devono trascurare la loro salvezza come se fossero già condannati, né devono buttare a mare la ricchezza né condannarla come insidiosa e ostile alla vita, ma devono imparare in quale modo usare la ricchezza e procurarsi la vita»

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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