Lug 12, 2025 Scritto da 

Minuti vuoti? Comprendere l’azione nello spirito di contemplazione

Due realtà di fedeli: Ascoltatori o distratti in giro

(Lc 10,38-42)

 

Betania è comunità ideale, coordinata da una donna [Marta: ‘signora’].

Il Volto amabile del Signore trapela nei contesti di soli fratelli e sorelle, ove si possono condividere scelte difficili.

Ma anche nei focolari in cui Gesù è capito, ci sono due modi diversi di accogliere il Figlio di Dio.

Alcuni mancano di qualcosa, «assorbiti per grande servizio» (v.40); altri fanno la scelta «buona».

«Parte buona» (v.42) è la Libertà personale, che nessuna intimidazione o fretta altrui potrà togliere via e opprimere.

Infatti Maria «addirittura» (v.39) stava seduta presso i piedi di Gesù e ascoltava.

La posizione è significativa, perché era quella del discepolo nei confronti del maestro.

Maria non ha un atteggiamento intimista astruso, ma sorprendente e gravemente trasgressivo [opportuno con Dio].

L’ospite infatti era accolto da soli uomini; le donne dovevano stare appartate e non comparire.

Nessuna guida spirituale avrebbe mai accettato una donna fra i suoi discepoli.

Ma qui si parla di accoglienza di Gesù e della sua Parola: quel recepire che qualifica le cose che stanno in fondo alla lista, invece che in cima.

 

«Marta era distratta in giro per il molto ‘servizio’...» (v.40).

‘Servire’ non è lo stesso che fare Comunione. Ciò la travolge, ed ella si fa «sopra» Gesù (v.40 testo greco).

Resta nell’affanno, nel turbamento; divisa nel cuore (v.41), attratta fra scelte opposte.

Presa dalla tensione, non capisce che ogni autentico rapporto nasce dall’Ascolto.

Non coglie l’essenziale: il ‘poco importante’ che fa star bene non è da trascurare - anzi è il fondamento del nostro essere e della gioia di vivere.

Invece delle «molte cose» (v.41) abbiamo bisogno di «Una soltanto» (v.42): essere nel proprio Centro e ospitare la Voce di carattere dimesso che si fa Regno pieno nell’intimo.

Curando prima gli inizi e non subito i termini, come traboccando di pienezza effusa in semplicità; poi ciascuno ha grandiose capacità di crescita e trasformazione.

 

Allora sovviene una Chiamata ulteriore [«Marta, Marta...»: v.41] che tintinna.

Appello dell’essere profondo, che incessantemente recupera dalla trascuratezza dell’essenziale.

La Vocazione nel Nome consente di fermarsi per incontrare noi stessi e gli altri, i nostri stati profondi e le motivazioni; onde capire e godere quanto già fatto o si fa, senza disumanizzare anzitempo.

Tutto ciò affinché ci riappropriamo del respiro dell’anima, del suo carattere - e non perdiamo la testa, mettendo sempre in piedi una gran confusione che ci toglie il fiato, e fa arrabbiare tutti.

Giungerà a sorprenderci persino una migliore “performance”, perché la differente Percezione trasmetterà pazienza, nervi saldi, lucidità per attendere i tempi maturi; determinazione anche nelle afflizioni; possibilità di ritrovare capacità innate.

Il Messaggio del Signore comunicherà il Giudizio del Crocifisso, e un ritmo opportuno.

Il suo Insegnamento donerà equilibrio, buona disposizione, facoltà di superare le opposizioni d’un mondo ambiguo che si agita per perpetuare se stesso - e non molla la presa.

L’istinto del Verbo dentro e la realtà provvidente costruiranno un binario tutto nostro anche attraverso perdite e cicatrici.

Anzi, quando i nostri minuti occupati diverranno vuoti e le ore lente si faranno incanto, miglioreremo persino tenuta e rendimento.

Resi sapienti e incisivi secondo il nostro Seme, non accuseremo Gesù di essere «lasciati soli a servire» (v.40).

 

Non gireremo più a vuoto, e i nostri gesti diverranno pregevoli: nitidi.

 

 

[16.a Domenica (anno C), 20 luglio 2025]

371 Ultima modifica il Domenica, 20 Luglio 2025 12:47
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

And it is not enough that you belong to the Son of God, but you must be in him, as the members are in their head. All that is in you must be incorporated into him and from him receive life and guidance (Jean Eudes)
E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Tutto ciò che è in te deve essere incorporato in lui e da lui ricevere vita e guida (Giovanni Eudes)
This transition from the 'old' to the 'new' characterises the entire teaching of the 'Prophet' of Nazareth [John Paul II]
Questo passaggio dal “vecchio” al “nuovo” caratterizza l’intero insegnamento del “Profeta” di Nazaret [Giovanni Paolo II]
The Lord does not intend to give a lesson on etiquette or on the hierarchy of the different authorities […] A deeper meaning of this parable also makes us think of the position of the human being in relation to God. The "lowest place" can in fact represent the condition of humanity (Pope Benedict)
Il Signore non intende dare una lezione sul galateo, né sulla gerarchia tra le diverse autorità […] Questa parabola, in un significato più profondo, fa anche pensare alla posizione dell’uomo in rapporto a Dio. L’"ultimo posto" può infatti rappresentare la condizione dell’umanità (Papa Benedetto)
We see this great figure, this force in the Passion, in resistance to the powerful. We wonder: what gave birth to this life, to this interiority so strong, so upright, so consistent, spent so totally for God in preparing the way for Jesus? The answer is simple: it was born from the relationship with God (Pope Benedict)
Noi vediamo questa grande figura, questa forza nella passione, nella resistenza contro i potenti. Domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? La risposta è semplice: dal rapporto con Dio (Papa Benedetto)
These words are full of the disarming power of truth that pulls down the wall of hypocrisy and opens consciences [Pope Benedict]
Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze [Papa Benedetto]
While the various currents of human thought both in the past and at the present have tended and still tend to separate theocentrism and anthropocentrism, and even to set them in opposition to each other, the Church, following Christ, seeks to link them up in human history, in a deep and organic way [Dives in Misericordia n.1]
Mentre le varie correnti del pensiero umano nel passato e nel presente sono state e continuano ad essere propense a dividere e perfino a contrapporre il teocentrismo e l'antropocentrismo, la Chiesa invece, seguendo il Cristo, cerca di congiungerli nella storia dell'uomo in maniera organica e profonda [Dives in Misericordia n.1]
Jesus, however, reverses the question — which stresses quantity, that is: “are they few?...” — and instead places the question in the context of responsibility, inviting us to make good use of the present (Pope Francis)
Gesù però capovolge la domanda – che punta più sulla quantità, cioè “sono pochi?...” – e invece colloca la risposta sul piano della responsabilità, invitandoci a usare bene il tempo presente (Papa Francesco)
The Lord Jesus presented himself to the world as a servant, completely stripping himself and lowering himself to give on the Cross the most eloquent lesson of humility and love (Pope Benedict)
Il Signore Gesù si è presentato al mondo come servo, spogliando totalmente se stesso e abbassandosi fino a dare sulla croce la più eloquente lezione di umiltà e di amore (Papa Benedetto)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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