Lug 2, 2025 Scritto da 

L’Annuncio di Pace: il Gratis prima d’ogni interesse

«Partiti, predicate dicendo [che] il regno dei cieli si è fatto vicino» (v.7)

(Mt 10,7-15)

 

Agli amici che lo annunciano Gesù raccomanda di non portarsi dietro bisaccia e denaro per distinguersi da costumi e contesti (e inoculare il veleno dei timori). 

Il gesto eloquente di «Pace» dei fedeli in Cristo non è quello di riempire bicchieri vuoti, ma far scoprire Dio già Presente in coloro cui si rivolgono, senza preclusioni.

Una comprensione della donna e dell’uomo in se stessi, nel ‘limite’ - seme divino in loro - che diventa spinta ad aprirsi.

Per una considerazione della condizione umana che non parte dagli ideali”, ma dalla realtà; che non muove da “valori” disincarnati [e altrove] ma dal sommario concreto.

Rispetto ad altre correnti che cercavano un nuovo modo di vivere e convivere - Farisei, Esseni, Battista - il credente non dev’essere prevenuto.

Fidandosi sia dell’ospitalità che degli alimenti altrui [tutti ritualmente puri] l’amico del Signore allarga l’espressione della Prima Alleanza.

L’indigenza accolta viene prima degli obblighi. Lascia diventare umani. Fa cadere i pesi. Non fa della “colpa” la misura della vita.

Il Regno è «Vicino». Comunica senso di adeguatezza, non di rimprovero. Parte dalla coscienza, non dall’errore.

 

Le piccole fraternità della Galilea e Siria cui Mt lancia il suo messaggio sono minime realtà - alla portata della gente comune.

La Conversione che possono proporre non ha una misura definitiva.

Dà a ciascuno (anche a coloro che annunciano) il permesso di sbagliare e cadere, senza più vergogna dello stato d’indigenza.

Così l’agire di donne e uomini di Fede suscita uno sguardo rinnovato, perché testimonia prossimità e libertà - non osservanza di adempimenti ossessivi, artificiosi, innaturali.

 

Nelle piccole assemblee dei primi tempi e nella loro azione gratuita si rendeva presente Dio stesso. Senza piramidi né cumulo di recriminazioni.

Per una nuova terra, animata da un nuovo Cielo: quello delle Beatitudini che recuperano rapporti lacerati, e reintegrano nella convivenza proprio gl’imperfetti, prima esclusi in nome di Dio.

Il Regno - germe di realtà appena agli esordi - grazie allo spirito di Dono avrebbe trasformato il mondo, nel recupero degli opposti.

Proponendo l’alternativa d’un inatteso volto dell’Eterno Amante, ma anche dell’uomo riuscito, e della società.

 

Qual è dunque il motore dell’inclusione? Sotto gli occhi dei primi protagonisti dell’evangelizzazione, la soluzione germinava da uno sviluppo spontaneo.

Anche oggi, l’amabilità senza confini nasce semplicemente riconoscendo il grande assoluto privilegio di essere approvati dal Padre creatore, perché noi stessi; irripetibili.

La passione per un altro Regno prima di ogni interesse sarà frutto solo interiore: riconoscimento di predilezioni «per Nome», portato di ricchezze uniche, non esterne.

Fedeltà a un Cielo non da conquistare, ma che già dimora.

 

 

[Giovedì 14.a sett. T.O.  10 luglio 2025]

389 Ultima modifica il Giovedì, 10 Luglio 2025 12:00
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

Are we not perhaps all afraid in some way? If we let Christ enter fully into our lives, if we open ourselves totally to him, are we not afraid that He might take something away from us? Are we not perhaps afraid to give up something significant, something unique, something that makes life so beautiful? Do we not then risk ending up diminished and deprived of our freedom? (Pope Benedict)
Non abbiamo forse tutti in qualche modo paura - se lasciamo entrare Cristo totalmente dentro di noi, se ci apriamo totalmente a lui – paura che Egli possa portar via qualcosa della nostra vita? Non abbiamo forse paura di rinunciare a qualcosa di grande, di unico, che rende la vita così bella? Non rischiamo di trovarci poi nell’angustia e privati della libertà? (Papa Benedetto)
For Christians, volunteer work is not merely an expression of good will. It is based on a personal experience of Christ (Pope Benedict)
Per i cristiani, il volontariato non è soltanto espressione di buona volontà. È basato sull’esperienza personale di Cristo (Papa Benedetto)
"May the peace of your kingdom come to us", Dante exclaimed in his paraphrase of the Our Father (Purgatorio, XI, 7). A petition which turns our gaze to Christ's return and nourishes the desire for the final coming of God's kingdom. This desire however does not distract the Church from her mission in this world, but commits her to it more strongly [John Paul II]
‘Vegna vêr noi la pace del tuo regno’, esclama Dante nella sua parafrasi del Padre Nostro (Purgatorio XI,7). Un’invocazione che orienta lo sguardo al ritorno di Cristo e alimenta il desiderio della venuta finale del Regno di Dio. Questo desiderio però non distoglie la Chiesa dalla sua missione in questo mondo, anzi la impegna maggiormente [Giovanni Paolo II]
Let our prayer spread out and continue in the churches, communities, families, the hearts of the faithful, as though in an invisible monastery from which an unbroken invocation rises to the Lord (John Paul II)
La nostra preghiera si diffonda e continui nelle chiese, nelle comunità, nelle famiglie, nei cuori credenti, come in un monastero invisibile, da cui salga al Signore una invocazione perenne (Giovanni Paolo II)
"The girl is not dead, but asleep". These words, deeply revealing, lead me to think of the mysterious presence of the Lord of life in a world that seems to succumb to the destructive impulse of hatred, violence and injustice; but no. This world, which is yours, is not dead, but sleeps (Pope John Paul II)
“La bambina non è morta, ma dorme”. Queste parole, profondamente rivelatrici, mi inducono a pensare alla misteriosa presenza del Signore della vita in un mondo che sembra soccombere all’impulso distruttore dell’odio, della violenza e dell’ingiustizia; ma no. Questo mondo, che è vostro, non è morto, ma dorme (Papa Giovanni Paolo II)
"Refined as it is", Tertullian writes, "your cruelty serves no purpose. On the contrary, for our community, it is an invitation. We multiply every time one of us is mowed down. The blood of Christians is effective seed" (semen est sanguis christianorum!, Apologeticus, 50: 13) [Pope Benedict]
«Per quanto raffinata – scrive Tertulliano –, a nulla serve la vostra crudeltà: anzi, per la nostra comunità, essa è un invito. A ogni vostro colpo di falce diveniamo più numerosi: il sangue dei cristiani è una semina efficace! (semen est sanguis christianorum!)» (Apologetico 50,13) [Papa Benedetto]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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