Set 29, 2025 Scritto da 

Non limitarsi alle pure preoccupazioni materiali, uomini a una sola dimensione

Abbiamo appena letto nel Vangelo secondo Luca l’episodio dell’ospitalità concessa a Gesù da Marta e Maria. Queste due sorelle, nella storia della spiritualità cristiana, sono state intese come figure emblematiche riferite, rispettivamente, all’azione e alla contemplazione: Marta è occupatissima nei lavori di casa, mentre Maria è seduta ai piedi di Gesù per ascoltare la sua parola. Possiamo cogliere, da questo testo evangelico, due lezioni.

Innanzitutto, va notata la frase finale di Gesù: “Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”. Egli sottolinea così, con forza, il valore fondamentale ed insostituibile che, per la nostra esistenza, ha l’ascolto della Parola di Dio: essa dev’essere il nostro costante punto di riferimento, la nostra luce e la nostra forza. Ma occorre ascoltarla.

Occorre saper fare silenzio, creare spazi di solitudine o, meglio, di incontro riservato ad un’intimità col Signore. Occorre saper contemplare. L’uomo d’oggi sente molto il bisogno di non limitarsi alle pure preoccupazioni materiali, e di integrare invece la propria cultura tecnica con superiori e disintossicanti apporti provenienti dal mondo dello spirito. Purtroppo la nostra vita quotidiana rischia o addirittura esperimenta casi, più o meno diffusi, di inquinamento interiore. Ma il contatto di fede con la parola del Signore ci purifica, ci eleva e ci ridona energia.

Perciò, bisogna che conserviamo sempre davanti agli occhi del cuore il mistero dell’amore, con cui Dio ci è venuto incontro nel Figlio suo, Gesù Cristo: l’oggetto della nostra contemplazione è tutto qui, e di qui proviene la nostra salvezza, il riscatto da ogni forma di alienazione e soprattutto da quella del peccato. In sostanza, siamo invitati a fare come l’altra Maria, la Madre di Gesù, la quale “serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). È a questa condizione che non saremo uomini a una sola dimensione, ma ricchi della stessa grandezza di Dio.

Ma c’è una seconda lezione da imparare; ed è che non dobbiamo mai vedere un contrasto tra l’azione e la contemplazione. Infatti, leggiamo nel Vangelo che fu “Marta” (e non Maria) ad accogliere Gesù “nella sua casa”. Del resto, la Prima Lettura di oggi ci suggerisce l’armonia fra le due cose: l’episodio dell’ospitalità concessa da Abramo ai tre misteriosi personaggi inviati dal Signore, i quali, secondo una antica interpretazione, sono addirittura immagine della Santa Trinità, ci insegna che anche con i nostri più minuti lavori quotidiani possiamo servire il Signore e stare a contatto con lui. E, poiché ricorre quest’anno il XV centenario della nascita di San Benedetto, ricordiamo il suo celebre motto: “Prega e lavora”, Ora et labora! Queste parole contengono un intero programma: non di opposizione ma di sintesi, non di contrasto ma di fusione tra due elementi ugualmente importanti.

Ne consegue per noi un ammaestramento molto concreto, che si può esprimere in forma interrogativa: fino a che punto siamo capaci di vedere nella contemplazione e nella preghiera un momento di autentica carica per i nostri quotidiani impegni? e, d’altra parte, fino a che punto siamo capaci di innervare fin nell’intimo il nostro lavoro con una lievitante comunione col Signore? Queste domande possono servire per un esame di coscienza e diventare stimolo per una ripresa della nostra vita di ogni giorno, che sia insieme più contemplativa e più attiva.

[Papa Giovanni Paolo II, omelia 20 luglio 1980]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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The Sadducees, addressing Jesus for a purely theoretical "case", at the same time attack the Pharisees' primitive conception of life after the resurrection of the bodies; they in fact insinuate that faith in the resurrection of the bodies leads to admitting polyandry, contrary to the law of God (Pope John Paul II)
I Sadducei, rivolgendosi a Gesù per un "caso" puramente teorico, attaccano al tempo stesso la primitiva concezione dei Farisei sulla vita dopo la risurrezione dei corpi; insinuano infatti che la fede nella risurrezione dei corpi conduce ad ammettere la poliandria, contrastante con la legge di Dio (Papa Giovanni Paolo II)
Are we disposed to let ourselves be ceaselessly purified by the Lord, letting Him expel from us and the Church all that is contrary to Him? (Pope Benedict)
Siamo disposti a lasciarci sempre di nuovo purificare dal Signore, permettendoGli di cacciare da noi e dalla Chiesa tutto ciò che Gli è contrario? (Papa Benedetto)
Jesus makes memory and remembers the whole history of the people, of his people. And he recalls the rejection of his people to the love of the Father (Pope Francis)
Gesù fa memoria e ricorda tutta la storia del popolo, del suo popolo. E ricorda il rifiuto del suo popolo all’amore del Padre (Papa Francesco)
Ecclesial life is made up of exclusive inclinations, and of tasks that may seem exceptional - or less relevant. What matters is not to be embittered by the titles of others, therefore not to play to the downside, nor to fear the more of the Love that risks (for afraid of making mistakes)
La vita ecclesiale è fatta di inclinazioni esclusive, e di incarichi che possono sembrare eccezionali - o meno rilevanti. Ciò che conta è non amareggiarsi dei titoli altrui, quindi non giocare al ribasso, né temere il di più dell’Amore che rischia (per paura di sbagliare).
Zacchaeus wishes to see Jesus, that is, understand if God is sensitive to his anxieties - but because of shame he hides (in the dense foliage). He wants to see, without being seen by those who judge him. Instead the Lord looks at him from below upwards; Not vice versa
Zaccheo desidera vedere Gesù, ossia capire se Dio è sensibile alle sue ansie - ma per vergogna si nasconde nel fitto fogliame. Vuole vedere, senza essere visto da chi lo giudica. Invece il Signore lo guarda dal basso in alto; non viceversa
The story of the healed blind man wants to help us look up, first planted on the ground due to a life of habit. Prodigy of the priesthood of Jesus
La vicenda del cieco risanato vuole aiutarci a sollevare lo sguardo, prima piantato a terra a causa di una vita abitudinaria. Prodigio del sacerdozio di Gesù.
Firstly, not to let oneself be fooled by false prophets nor to be paralyzed by fear. Secondly, to live this time of expectation as a time of witness and perseverance (Pope Francis)
Primo: non lasciarsi ingannare dai falsi messia e non lasciarsi paralizzare dalla paura. Secondo: vivere il tempo dell’attesa come tempo della testimonianza e della perseveranza (Papa Francesco)
O Signore, fa’ che la mia fede sia piena, senza riserve, e che essa penetri nel mio pensiero, nel mio modo di giudicare le cose divine e le cose umane (Papa Paolo VI)
O Lord, let my faith be full, without reservations, and let penetrate into my thought, in my way of judging divine things and human things (Pope Paul VI)
«Whoever tries to preserve his life will lose it; but he who loses will keep it alive» (Lk 17:33)
«Chi cercherà di conservare la sua vita, la perderà; ma chi perderà, la manterrà vivente» (Lc 17,33)

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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