Mag 20, 2025 Scritto da 

Nella origine della Chiesa

1. Abbiamo accennato più volte, nelle precedenti catechesi, all’intervento dello Spirito Santo nella origine della Chiesa. È bene che ora dedichiamo una speciale catechesi a questo tema così bello e importante.

È Gesù stesso che prima di salire al Cielo dice agli Apostoli: “Io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siete rivestiti di potenza dall’alto” (Lc 24, 49). Gesù intende preparare direttamente gli Apostoli al compimento della “promessa del Padre”. L’evangelista Luca ripete la stessa ultima raccomandazione del Maestro anche nei primi versetti degli Atti degli Apostoli: “Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre” (At 1, 4).

Durante tutta la sua attività messianica, Gesù, predicando sul Regno di Dio, preparava “il tempo della Chiesa”, che doveva aver inizio dopo la sua dipartita. Quando questa era ormai vicina, egli annunziò che era prossimo il giorno in cui questo tempo doveva iniziare (cf. At 1, 5), cioè il giorno della discesa dello Spirito Santo. E spaziando con lo sguardo sul futuro, aggiungeva: “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria fino agli estremi confini della terra” (At 1, 8).

2. Quando venne il giorno della Pentecoste, gli Apostoli, i quali insieme alla Madre del Signore erano raccolti in preghiera, ebbero la dimostrazione che Gesù Cristo agiva in conformità con quello che aveva annunziato: cioè che si stava adempiendo “la promessa del Padre”. Lo proclamò il primo tra gli Apostoli, Simon Pietro, parlando all’assemblea. Pietro parlò ricordando prima la morte in croce, e poi passò alla testimonianza della risurrezione e all’effusione dello Spirito Santo: “Questo Gesù Dio l’ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso” (At 2, 32-33).

Pietro asserisce fin dal primo giorno che la “promessa del Padre” si compie come frutto della redenzione, perché è in virtù della sua croce e risurrezione che Cristo, il Figlio innalzato “alla destra di Dio”, manda lo Spirito, come aveva annunziato ancora prima della sua passione al momento dell’addio nel Cenacolo.

3. Lo Spirito Santo dava così inizio alla missione della Chiesa istituita per tutti gli uomini. Ma non possiamo dimenticare che lo Spirito Santo operava come “Dio ignoto” (cf. At 17, 23) anche prima della Pentecoste. Operava in modo particolare nell’antica Alleanza, illuminando e conducendo il popolo eletto sulla strada che portava la storia antica verso il Messia. Operava nei messaggi dei profeti e negli scritti di tutti gli autori ispirati. Operò soprattutto nell’incarnazione del Figlio, come testimoniano il Vangelo dell’annunciazione e la storia degli eventi successivi collegati alla venuta al mondo del Verbo eterno che aveva assunto la natura umana. Lo Spirito Santo operò nel Messia e intorno al Messia dal momento in cui Gesù diede inizio alla sua missione messianica in Israele, come risulta dai testi evangelici circa la teofania al momento del battesimo nel Giordano e le sue dichiarazioni nella sinagoga di Nazaret. Ma da quello stesso momento e lungo tutta la vita di Gesù si accentuava l’attesa e si rinnovavano le promesse di una futura, definitiva venuta dello Spirito Santo. Giovanni Battista legava la missione del Messia a un nuovo battesimo “nello Spirito Santo”. Gesù prometteva ai credenti in lui “fiumi di acqua viva”: promessa riportata dal Vangelo di Giovanni, che la spiega così: “Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui; infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato” (Gv 7, 39). Il giorno di Pentecoste Cristo, essendo stato ormai glorificato dopo il compimento finale della sua missione, fece sgorgare dal suo seno i “fiumi di acqua viva” ed effuse lo Spirito per riempire di vita divina gli Apostoli e tutti i credenti. Questi poterono così essere “battezzati in un solo Spirito” (cf. 1 Cor 12, 13). E fu l’inizio della crescita della Chiesa.

4. Come scrive il Concilio Vaticano II, “Cristo inviò da parte del Padre lo Spirito Santo, perché compisse dal di dentro la sua opera di salvezza e stimolasse la Chiesa a svilupparsi. Indubbiamente lo Spirito Santo operava nel mondo prima ancora che Cristo fosse glorificato. Ma fu nel giorno della Pentecoste che esso si diffuse sui discepoli, per rimanere con loro in eterno, e la Chiesa appariva ufficialmente di fronte alla moltitudine ed ebbe inizio attraverso la predicazione, la diffusione del Vangelo in mezzo ai pagani, e finalmente fu prefigurata l’unione dei popoli nell’universalità della fede attraverso la Chiesa della nuova Alleanza, che in tutte le lingue si esprime e tutte le lingue nell’amore intende e comprende, superando così la dispersione babelica” (Ad gentes, 4).

Il testo conciliare mette in rilievo in che cosa consiste l’azione dello Spirito Santo nella Chiesa, iniziando dal giorno della Pentecoste. Si tratta di un’azione salvifica, interiore, che nello stesso tempo si esprime all’esterno nel sorgere della comunità e istituzione di salvezza. Tale comunità - la comunità dei primi discepoli - è tutta pervasa dall’amore, che supera tutte le differenze e le divisioni di ordine terreno. Ne è segno l’evento pentecostale di una espressione di fede in Dio comprensibile a tutti, malgrado la diversità delle lingue. Ci attestano gli Atti degli Apostoli che la gente riunita intorno agli Apostoli, in quella prima manifestazione pubblica della Chiesa, diceva con meraviglia: “Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa” (At 2, 7-8).

5. La Chiesa appena nata in quel modo nel giorno della Pentecoste, per opera dello Spirito Santo, si manifesta immediatamente al mondo. Non è una comunità chiusa, ma aperta - si direbbe spalancata - verso tutte le nazioni “fino agli estremi confini della terra” (At 1, 8). Coloro che entrano in questa comunità, mediante il Battesimo, diventano in virtù dello Spirito Santo di verità testimoni della buona novella, pronti a trasmetterla agli altri. È dunque una comunità dinamica, apostolica: la Chiesa “in stato di missione”.

Lo Spirito Santo stesso per primo “rende testimonianza” a Cristo (cf. Gv 15, 26), e questa testimonianza pervade l’anima e il cuore di coloro che partecipano alla Pentecoste, che diventano a loro volta testimoni e annunciatori. Le “lingue come di fuoco” (At 2, 3) sopra la testa di ciascuno dei presenti costituiscono il segno esterno dell’entusiasmo acceso in loro dallo Spirito Santo. Questo entusiasmo si estende dagli Apostoli ai loro uditori, così come già il primo giorno dopo il discorso di Pietro “si unirono . . . circa tremila persone” (At 2, 41).

6. Tutto il libro degli Atti degli Apostoli è una grande descrizione dell’azione dello Spirito Santo agli inizi della Chiesa, la quale - come leggiamo - “cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo” (At 9, 31). Si sa che non mancavano le difficoltà interne e le persecuzioni, e che si ebbero i primi martiri. Ma gli Apostoli avevano la certezza che era lo Spirito Santo a guidarli. Questa loro consapevolezza si sarebbe in qualche modo formalizzata nella sentenza conclusiva del concilio di Gerusalemme, le cui risoluzioni iniziano con le parole: “Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi . . .” (At 15, 28). La comunità attestava in tal modo la propria coscienza di muoversi sotto l’azione dello Spirito Santo.

[Papa Giovanni Paolo II, Udienza Generale 2 ottobre 1991]

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don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".

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Let our prayer spread out and continue in the churches, communities, families, the hearts of the faithful, as though in an invisible monastery from which an unbroken invocation rises to the Lord (John Paul II)
La nostra preghiera si diffonda e continui nelle chiese, nelle comunità, nelle famiglie, nei cuori credenti, come in un monastero invisibile, da cui salga al Signore una invocazione perenne (Giovanni Paolo II)
"The girl is not dead, but asleep". These words, deeply revealing, lead me to think of the mysterious presence of the Lord of life in a world that seems to succumb to the destructive impulse of hatred, violence and injustice; but no. This world, which is yours, is not dead, but sleeps (Pope John Paul II)
“La bambina non è morta, ma dorme”. Queste parole, profondamente rivelatrici, mi inducono a pensare alla misteriosa presenza del Signore della vita in un mondo che sembra soccombere all’impulso distruttore dell’odio, della violenza e dell’ingiustizia; ma no. Questo mondo, che è vostro, non è morto, ma dorme (Papa Giovanni Paolo II)
Today’s Gospel passage (cf. Lk 10:1-12, 17-20) presents Jesus who sends 72 disciples on mission, in addition to the 12 Apostles. The number 72 likely refers to all the nations. Indeed, in the Book of Genesis 72 different nations are mentioned (cf. 10:1-32) [Pope Francis]
L’odierna pagina evangelica (cfr Lc 10,1-12.17-20) presenta Gesù che invia in missione settantadue discepoli, in aggiunta ai dodici apostoli. Il numero settantadue indica probabilmente tutte le nazioni. Infatti nel libro della Genesi si menzionano settantadue nazioni diverse (cfr 10,1-32) [Papa Francesco]
Christ reveals his identity of Messiah, Israel's bridegroom, who came for the betrothal with his people. Those who recognize and welcome him are celebrating. However, he will have to be rejected and killed precisely by his own; at that moment, during his Passion and death, the hour of mourning and fasting will come (Pope Benedict)
Cristo rivela la sua identità di Messia, Sposo d'Israele, venuto per le nozze con il suo popolo. Quelli che lo riconoscono e lo accolgono con fede sono in festa. Egli però dovrà essere rifiutato e ucciso proprio dai suoi: in quel momento, durante la sua passione e la sua morte, verrà l'ora del lutto e del digiuno (Papa Benedetto)
Peter, Andrew, James and John are called while they are fishing, while Matthew, while he is collecting tithes. These are unimportant jobs, Chrysostom comments, "because there is nothing more despicable than the tax collector, and nothing more common than fishing" (In Matth. Hom.: PL 57, 363). Jesus' call, therefore, also reaches people of a low social class while they go about their ordinary work [Pope Benedict]
Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni sono chiamati mentre stanno pescando, Matteo appunto mentre riscuote il tributo. Si tratta di lavori di poco conto – commenta il Crisostomo -  “poiché non c'è nulla di più detestabile del gabelliere e nulla di più comune della pesca” (In Matth. Hom.: PL 57, 363). La chiamata di Gesù giunge dunque anche a persone di basso rango sociale, mentre attendono al loro lavoro ordinario [Papa Benedetto]
The invitation given to Thomas is valid for us as well. We, where do we seek the Risen One? In some special event, in some spectacular or amazing religious manifestation, only in our emotions and feelings? [Pope Francis]
L’invito fatto a Tommaso è valido anche per noi. Noi, dove cerchiamo il Risorto? In qualche evento speciale, in qualche manifestazione religiosa spettacolare o eclatante, unicamente nelle nostre emozioni e sensazioni? [Papa Francesco]

Due Fuochi due Vie - Vol. 1 Due Fuochi due Vie - Vol. 2 Due Fuochi due Vie - Vol. 3 Due Fuochi due Vie - Vol. 4 Due Fuochi due Vie - Vol. 5 Dialogo e Solstizio I fiammiferi di Maria

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don Giuseppe Nespeca

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