Nel brano di oggi Gesù rivolgendosi ai suoi discepoli li esorta ad avere fede, a non turbarsi, poiché Lui va a preparare loro "un posto".
A Tommaso, che chiede la via, il Signore risponde dicendo che Lui è la via, la verità e la vita del Padre.
Sempre nel suo cammino, Francesco aveva esortato i suoi alla fede, a non lasciarsi prendere dal turbamento nei momenti difficili.
Ammirava ed esaltava la fede dei credenti e la solida testimonianza da qualunque parte giungesse.
Nelle Fonti ci sono vari passaggi al riguardo.
Nella Regola non bollata:
"Manteniamoci dunque fedeli alle parole, alla vita, alla dottrina e al santo Vangelo di colui che si è degnato pregare per noi il Padre suo e manifestarci il nome di Lui, dicendo:
«Padre glorifica il tuo nome […] Rendili gloriosi nella verità. La tua parola è verità […]» " (FF 62).
E Francesco ammirava la fede di donna Jacopa dei Settesogli*, nobile donna affezionata a lui e a tutta la fraternità.
Le Fonti raccontano:
"Un giorno Francesco fece chiamare i suoi compagni e disse:
«Voi sapete come donna Jacopa dei Settesogli fu ed è molto fedele e affezionata a me e alla nostra fraternità. Io credo che, se la informerete del mio stato di salute, riterrà ciò come una grazia grande e consolazione.
Fatele sapere […] che vi mandi, per confezionare una tonaca, del panno grezzo […] E insieme invii un po’ di quel dolce che era solita prepararmi quando soggiornavo a Roma».
Si tratta del dolce che i romani chiamano mostacciolo, ed è fatto con mandorle, zucchero o miele ed altri ingredienti.
Jacopa era una donna spirituale, vedova, devota a Dio, una delle più nobili e ricche signore di Roma.
Per i meriti e la predicazione di Francesco ella aveva avuto da Dio tanta grazia da sembrare quasi una seconda Maddalena, teneramente devota fino alle lacrime" (FF 1657).
I frati avevano scritto una lettera da inviare a Donna Jacopa, ma sentirono bussare alla porta ed era proprio lei, venuta in fretta per visitare Francesco.
Siccome era stato stabilito, fin dai primi tempi, che nessuna donna entrasse in clausura per salvaguardare l’onorabilità e il raccoglimento della casa religiosa, un frate disse a Francesco:
" «Padre che facciamo? Dobbiamo lasciarla entrare e accostarsi a te?».
Rispose Francesco:
«Il divieto non è applicabile a questa signora, che una tale fede e devozione ha fatto accorrere da così lontano».
Jacopa entrò dunque da Francesco e al vederlo si mise a piangere…
Donna Jacopa si rivolse loro e spiegò:
«Fratelli, mentre stavo pregando, mi fu detto in spirito:
Va’ e visita il tuo padre Francesco. Affrettati, non indugiare, poiché se tu tardi non lo troverai vivo […]» " (FF 1657- Leggenda Perugina).
Così Francesco, ormai prossimo al trapasso, ebbe la gioia della testimonianza di una grande fede da parte di questa nobile donna.
E vicino alla sua Pasqua parve quasi dire ai suoi:
«Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio e credete in me» (Gv 14,1).
Anche lui, dietro le orme di Cristo, andava a preparare loro ‘un posto’.
* Jacopa non dei Settesoli, ma sette “sogli”, cioè troni o seggi.
* «Iacopa de Septem soliis».
Venerdì della 4.a sett. di Pasqua (Gv 14,1-6)