Nel brano dell’odierna liturgia viene messa in evidenza la figura di Maria ai piedi della croce, quale Madre di tutti i credenti - e il sangue e acqua fuoriusciti dal costato di Cristo, colpito dalla lancia [che nutre un’ampia simbologia].
Francesco e Chiara ebbero sempre grande predilezione per Maria, considerata loro madre, e di tutte le anime.
C’è una preghiera di Francesco che inizia così:
«Ave, Signora, Santa regina, /santa Madre di Dio, Maria, /che sei vergine fatta Chiesa» (FF 259 - Saluto alla Beata Vergine Maria).
Chiara, quando lasciò la vita mondana per seguire Gesù sulle orme di Francesco, fu accolta a Santa Maria della Porziuncola, luogo appunto dedicato a Maria, la Madre di Cristo.
Nella Leggenda leggiamo:
"Abbandonati […] casa, città e parenti, si affrettò verso Santa Maria della Porziuncola, dove i frati, che vegliavano in preghiera presso il piccolo altare di Dio, accolsero la vergine Chiara con torce accese" (FF 3170).
"Né sarebbe stato giusto che, alla sera dei tempi, germogliasse altrove l’Ordine della fiorente verginità, se non lì, nel tempio di colei che, prima fra tutte e di tutte la più degna, unica fu madre e vergine.
Questo è quel famoso luogo nel quale ebbe inizio la nuova schiera dei poveri, guidata da Francesco: così che appare chiaramente che fu la Madre della misericordia a partorire nella sua dimora l’uno e l’altro Ordine" (FF 3171).
Ma Francesco e Chiara d’Assisi avevano sempre dinanzi agli occhi la Passione di Gesù, e quel gesto compiuto da un soldato, mentre il Figlio di Dio pendeva dalla croce, di colpirgli il costato con una lancia; e il prezzo pagato con il suo sangue per riscattare le anime.
Nella Leggenda maggiore notiamo un passo che dà la misura di quanto detto:
"La pietà lo elevava a Dio per mezzo della devozione, lo trasformava in Cristo per mezzo della compassione, lo faceva ripiegare verso il prossimo per mezzo della condiscendenza e, riconciliandosi con tutte le creature, lo riportava allo stato d’innocenza primitiva.
Per essa sentiva grandissima attrazione verso le creature, ma in modo particolare verso le anime, redente dal sangue di Cristo Gesù; e, quando le vedeva inquinate dalle brutture del peccato, le compiangeva con una commiserazione così tenera, che ogni giorno le partoriva, come una madre, in Cristo" (FF 1134).
Nella Lettera a tutto l’Ordine, Francesco scrive:
«Scongiuro tutti voi, fratelli […] che prestiate per quanto potete, tutta la riverenza e tutto l’onore al santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo, nel quale tutte le cose che sono in cielo e in terra sono state pacificate e riconciliate a Dio onnipotente» (FF 217).
La Madre e suo Figlio Gesù occupavano tutta la vita dei due Poveri, guidandoli in ogni opera.
«Donna, ecco tuo figlio» (Gv 19,26).
«ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la sua lancia, e uscì subito sangue e acqua» (Gv 19,34).
[Lunedì dopo Pentecoste: B.V. Maria Madre della Chiesa (Gv 19,25-34)]