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Mar 3, 2025 Scritto da 
Aforisma

Il Tesoro della Preghiera

Gesù invita i suoi ad una preghiera non prolissa, ma scarna, essenziale; da figli.

Sebbene in paradigmi diversi, Chiara e Francesco d’Assisi avevano consapevolezza che nel profondo del proprio essere si annidava un segreto da rinvenire per rinascere e guarire.

Al punto che, prendendo le distanze dal padre terreno, dinanzi al vescovo del luogo, così il Poverello si espresse:

«Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d’ora in poi posso dire con tutta sicurezza: PADRE NOSTRO, CHE SEI NEI CIELI, perché in Lui ho riposto ogni mio Tesoro e ho collocato tutta la mia Fiducia e la mia Speranza» (FF 1043).

Ai suoi frati che gli chiedevano d’insegnar loro a pregare, rispose:

«Quando pregate, dite: Padre nostro, e […] Ti adoriamo, o Cristo, in tutte le tue chiese che sono in tutto il mondo, e ti benediciamo, perché, per mezzo della tua santa Croce, hai redento il mondo» (FF 1068).

E nella parafrasi del “Padre nostro” troviamo:

«Sia santificato il tuo Nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di Te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi» (FF 268).

Una preghiera, dunque, attestata dalla vita, dalla capacità di perdono, in Ascolto.

Tutto nella cella del proprio corpo, sosteneva Francesco - come ci ricorda la Leggenda Perugina:

«Dovunque siamo o ci muoviamo, portiamo con noi la nostra cella: fratello corpo; l’anima è l’eremita che vi abita dentro a pregare Dio e meditare.

E se l’anima non vive serena e solitaria nella sua cella, ben poco giova al religioso una cella eretta da mano d’uomo» (FF 1636).

E nella Leggenda, Chiara stessa:

"Quanta forza e sostegno riceveva nella fornace della preghiera ardente […] riportava dal fuoco dell’altare del Signore parole ardenti, tali da infiammare il cuore delle sorelle" (FF 3199).

Un’orazione non segnata dal moltiplicarsi delle parole, ma dalla relazione autentica e di spessore con Dio, che conosce ogni cosa.

 

«Pregando, non blaterate come i pagani, infatti essi credono di venire esauditi per la loro verbosità» (Mt 6,7)

 

 

Martedì 1.a sett. di Quaresima  (Mt 6,7-15)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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