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Lug 11, 2025 Scritto da 
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L’arte degli espedienti, o la Forza discreta

Per una leggerezza senza maschere

(Mt 12,14-21)

 

Le autorità condannano Gesù a morte. Le persone minute lo aspettano, lo attendono come unica speranza.

Sentono che c’è ancora molto da trovare, e che solo Lui può ispirare il loro agire, così aprirli alla Rinascita.

Intuiscono sintonia col giovane Maestro che ha scelto il loro ceto sociale, quello dei malfermi, ritenuto sbagliato e sconcertante.

La vita dura e soffocata dei Piccoli ha insegnato loro ad essere sempre pronti alle sorprese, ad azioni nuove; perfino a crisi destabilizzanti.

Modo migliore per rimanere agganciati alla vita e alla possibilità stessa di realizzarla, attivandola dal Nascondimento.

Nel clamore e nell’approvazione sociale, che nega i problemi, la loro Missione resterebbe falsata.

Mentre l’esteriorità dei leaders non cede alla dedizione, allo spezzarsi - anche dal proprio intimo. Così non diventa coscienza nuova.

 

Malati di grandezza e bramosi di tranquillità, i capi politici e religiosi antichi proiettano nell’idea del Messia il loro essere doppio, corrotto e artificioso, solo appariscente.

Incapace di misurarsi con il sommario - e mettersi a disposizione.

Non capiscono la Forza discreta del Signore, la sua energia sapiente [e stile dimesso] dai vantaggi duraturi.

Essi sono disposti a stordire la gente avvilita, e lo fanno volentieri con modelli, paragoni, bilanci, formule vuote, e incitamenti stracolmi di riserve.

Ma restano a distanza di sicurezza per quanto concerne il convivere, condividere, e rallegrarne la vita.

Continuano a sentenziare ma senza dare nulla, tantomeno porgendo se stessi - e convertirsi ai poveri, se non per manipolarli.

 

La loro avversione a Cristo - venuto per il riscatto delle «moltitudini» (vv.15.18.21) - va appunto a cozzare con l’incessante bisogno della gente.

Le persone conoscono il proprio tessuto di fango tutto reale, e desiderano un’emancipazione.

Senza sotterfugi, si presentano privi di maschere.

Oggi come allora il Silenzio dell’Unto del Signore [non manipolato] si ripropone nei suoi testimoni autentici - vincendo la tentazione dello spettacolare.

Superando la mania dello straordinario; di ciò che è propaganda e pubblicità a fini di proselitismo e tornaconto.

 

Dio sa che il lato Ombra è profezia e germe di futuro: la parte migliore del suo popolo, e di noi stessi.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Ci sono persone ambigue inclini a valorizzare interventi normalizzati, che ritengono la tua Missione falsata dal Silenzio?

Ritieni tu stesso che la tua realizzazione sia soffocata dal Nascondimento? O viceversa attivata?

 

 

[Sabato 15.a sett. T.O.  19 Luglio 2025]

276 Ultima modifica il Sabato, 19 Luglio 2025 11:59
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".