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Apr 8, 2025 Scritto da 
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Tradimenti. Il rilievo della debolezza

(Mt 26,14-25)

 

Mt Mc Lc situano l’istituzione dell’Eucaristia all’interno della cena pasquale giudaica. Una rielaborazione teologica per affermare (nella Fede) il senso dell’autentica Pasqua di Liberazione in Cristo.

Rispetto ai Sinottici, il quarto Vangelo è più aderente al senso del Pane Spezzato: fonte di Vita per tutti.

Gv colloca la morte del Signore nel momento in cui i sacerdoti sgozzavano gli agnelli destinati alla cena di Pasqua, sulla spianata del Tempio.

 

Il Volto del Cristo è quello dell’uomo tradito.

Ma lascia fare, perché gli amici si appartengono - e Lui sa: l’inviolabilità della persona cara può non permanere, anche per cupidigia. Perfino a scapito di Chi per primo ci ha accolti.

Tutto ciò avviene con un senso di perdita pacifico - non per effetto d’un disegno preordinato, ma affinché i discepoli riflettano sulla propria situazione.

È come se [per attivarci] attraverso il dubbio su Giuda e sull’intera comitiva attorno, il Signore stesse ancora silenziosamente dicendo - proprio a noi, ma senza moralismi: «Dove siete?».

 

A motivo delle persecuzioni, alcuni fedeli della comunità di Mt si erano lasciati intimidire e avevano abbandonato i fratelli di fede.

Quale atteggiamento adottare nei loro confronti?

La scandalosa vicenda del fallimento dei primi discepoli apre incessanti spiragli alle assemblee di tutti i tempi: la logica del Regno non è intaccata da nulla.

Porte spalancate anche per chi rinnega e fugge il Maestro.

 

Il cammino religioso senza il balzo della Fede inculca nelle persone sensibili un progressivo e spiccato senso d’indegnità: impone un’attesa snervante, di perfezioni che incalzano.

Conta la splendida abilità e attitudine: ciò che l’uomo fa per Dio.

Ma l’amore divino non è sotto condizione. Quindi nel percorso genuino e più affidabile vale anzitutto la sorpresa: ciò che il Signore crea per noi.

Egli è il Veniente, e il Soggetto che opera, dispone, guida - Colui che ritesse la trama. E con rovesci o balzi inattesi strappa dall’ossessione d’insufficienza.

Senza tale Amicizia più che sapiente, si cede e può capitare di vendere Cristo in cambio di convinzioni altrui, futili cianfrusaglie; tornaconti, felicità scadenti.

 

Gesù continua a intingerci il boccone nel suo Sangue e a porgercelo. 

Man mano impareremo a schierarci per i suoi valori, affinché riviva attraverso noi come Pane spezzato e distribuito.

Poco a poco riusciremo persino a non ammutolire e non scappare di fronte al dono della vita, trasmutandoci in Alimento.

L’unico personaggio che invece rovina e autodistrugge se stesso (Mt 27,5) è quello compromesso sino in fondo con seduzioni esterne, e le false guide spirituali.

 

 

Per interiorizzare e vivere il messaggio:

 

Se interpellato su ciò che caratterizza, t’impegni a squadernare convinzioni altrui e traguardi esterni o ricalcati? Ovvero sbandieri la libertà di essere e diventare te stesso in Cristo?

 

 

[Mercoledì della Settimana Santa, 16 aprile 2025]

357 Ultima modifica il Mercoledì, 16 Aprile 2025 12:01
don Giuseppe Nespeca

Giuseppe Nespeca è architetto e sacerdote. Cultore della Sacra scrittura è autore della raccolta "Due Fuochi due Vie - Religione e Fede, Vangeli e Tao"; coautore del libro "Dialogo e Solstizio".