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Ott 31, 2025 Scritto da 
Aforisma

Fedeltà, nel poco come nel molto

Gesù pone l’accento sul saper essere fedeli in cose di poco conto, anticamera dell’esserlo in cose importanti.

Per Francesco d’Assisi la fedeltà alle promesse, al Vangelo di Cristo, erano per lui senso e ragione di vita. Ben sapendo che ciò che gli uomini esaltano, spesso non è lodato dall’Altissimo.

Dopo la sua conversione, il Povero assisano comprese che Cristo, per fedeltà al Progetto del Padre, aveva dato la sua vita e che pure lui era chiamato a farlo insieme ai suoi frati.

Nelle Fonti, vaso di esperienze singolari, troviamo brani significativi:

“Ripeteva spesso ai frati:

«Nessuno deve lusingarsi con ingiusto vanto per quelle azioni, che anche il peccatore potrebbe compiere. Il peccatore - spiegava - può digiunare, pregare, piangere, macerare il proprio corpo.

Ma una sola cosa non gli è possibile: rimanere fedele al suo Signore. Proprio di questo dobbiamo gloriarci, se diamo a Dio la gloria che gli spetta, se da servitori fedeli attribuiamo a lui tutto il bene che ci dona.

Il peggiore nemico dell’uomo è la sua carne: è del tutto incapace di ripensare al passato per pentirsene, niente sa prevedere per tutelarsi. Unica sua preoccupazione è approfittare senza scrupoli del tempo presente.

E ciò che è peggio - aggiungeva - essa si usurpa e attribuisce a propria gloria quanto non è stato dato a lei, ma all’anima. La carne raccoglie lode dalle virtù, e plauso, dalle veglie e dalle preghiere, da parte della gente. Niente lascia all’anima e anche dalle lacrime cerca profitto» (FF 718).

E nelle sue lettere Chiara d’Assisi, scrivendo alla sua figlia spirituale, Ermentrude di Bruges:

«Rendi fedelmente a Dio quello che hai promesso con voto, ed Egli ti darà la ricompensa.

Alza i tuoi occhi al cielo, o carissima, poiché è un invito per noi, e prendi la croce e segui Cristo che ci precede» (FF 2195).

«Porta alla consumazione il bene che hai incominciato e adempi il mistero che hai abbracciato in santa povertà e in umiltà sincera» (FF 2916).

 

«Chi [è] fedele in una cosa minima è fedele anche in una cosa grande, e [chi] è ingiusto in una cosa minima è ingiusto anche in una cosa grande» (Lc 16,10)

 

 

Sabato 31.a sett. T.O.  (Lc 16,9-15)

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Teresa Girolami

Teresa Girolami è laureata in Materie letterarie e Teologia. Ha pubblicato vari testi, fra cui: "Pellegrinaggio del cuore" (Ed. Piemme); "I Fiammiferi di Maria - La Madre di Dio in prosa e poesia"; "Tenerezza Scalza - Natura di donna"; co-autrice di "Dialogo e Solstizio".

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