Il Vangelo proposto oggi evidenzia Gesù che risuscita una fanciulla morta e la guarigione di una donna affetta, da molto tempo, da perdite di sangue.
Gesù salva entrambe, e alla donna dice:
«Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata» (Mt 9,22).
Come Gesù, Francesco il Semplice non umiliava i bisognosi, ma andava loro incontro e li salvava per mezzo della fede in Dio.
Le Fonti raccontano:
“Nella diocesi di Sora, una nobildonna di nome Rogata, da ventitré anni era affetta da perdite di sangue. Si aggiunga che era ricorsa a moltissimi medici, ricavandone moltissimi malanni.
Spesso per l’acuirsi della malattia, sembrava in fin di vita. Se, poi, si riusciva ad arrestare l’emorragia, le si gonfiava tutto il corpo.
Le capitò di sentire un ragazzo che cantava in vernacolo romanesco la storia dei miracoli operati da Dio per mezzo di San Francesco e allora, sciogliendosi in lacrime per la commozione e il dolore, incominciò a dire così:
«O beato Padre Francesco, che rifulgi per tanti miracoli, se ti degnerai di liberarmi da questa malattia, ne avrai grande accrescimento di Gloria, perché un miracolo così grande finora non l’hai mai fatto».
A che tante parole? Aveva appena finito di parlare, che si sentì guarita per i meriti del beato Francesco.
Anche una donna di Sicilia, che per sette anni aveva patito perdite di sangue, fu guarita dal Santo alfiere di Cristo” (FF 1314).
La fede in Gesù e nei suoi servi opera cose meravigliose!
Lunedì della 14.a sett. T.O. (Mt 9,18-26)